Ubi Banca: Massiah, valutiamo ogni ipotesi di aggregazione ma scenario M&A non è inevitabile
Tutti attendono il consolidamento del settore bancario dopo che un mese fa il Senato ha approvato il decreto che trasforma gli istituti popolari con attivi superiori a 8 miliardi di euro in società per azioni. Queste banche avranno 18 mesi di tempo per trasformarsi in Spa. Tempistica che partirò quando entreranno in vigore i decreti attuativi disposti dalla Banca d’Italia, che si presume verranno stilati in tempi brevi.
Ora le assemblee degli azionisti sono un’occasione per cercare di capire meglio quali saranno le prossime strategie di ogni singola banca. Sabato era in agenda l’assemblea di Ubi Banca che valuta ogni ipotesi di aggregazione, anche un’operazione con Mps, ma il consolidamento attraverso M&A non è inevitabile. Parola dell’Ad Victor Massiah che ha comunque invitato alla prudenza ricordando che meno della metà delle aggregazioni effettuate in passato hanno portato a una creazione di valore.
Prudenza quindi anche perché al momento la banca lombarda non ha ancora scelto gli advisor per possibili aggregazioni. Entro l’anno invece dovrebbe tenersi l’assemblea per la trasformazione di Ubi in Spa, come fatto sapere dal presidente del Consiglio di sorveglianza, Andrea Moltrasio.
Da ricordare che nel processo di trasformazione le popolari potranno introdurre una norma cosiddetta “anti scalata”. Il diritto di voto in assemblea, per i primi 24 mesi, non potrà essere esercitato per una quota di azioni superiore al tetto del 5 per cento.