Tusk ai migranti: non venite in Europa, non credete ai trafficanti
Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, al termine di un incontro con il premier greco Alexis Tsipras si è espresso con parole dure sul tema dei migranti, invitandoli a non venire in Europa.
Dei tanti ostacoli che il progetto di Unione europea si trova ad affrontare, il più drammatico dal punto di vista umanitario è quello dei migranti. La pressione sulle frontiere esterne dell’Europa e su quelle interne chiuse da alcuni Paesi, per esempio l’Austria, mette in pericolo tutta l’architettura. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk si è espresso in termini molto duri al termine di un incontro con il premier greco Alexis Tsipras. La Grecia si trova in prima linea nella tragedia dei migranti che percorrono la rotta dei Paesi balcanici, in particolar modo dopo la chiusura delle frontiere macedoni.
Tusk ha invitato i migranti “da qualsiasi parte arrivino” a non venire in Europa, in Grecia. “Non credete ai trafficanti – ha dichiarato Tusk – nessun Paese europeo sarà più una zona di transito. L’Unione europea non lascerà la Grecia da sola” – ha aggiunto facendo riferimento all’erogazione di 700 milioni di euro per gestire la crisi umanitaria.
Tusk ha invitato i migranti “da qualsiasi parte arrivino” a non venire in Europa, in Grecia. “Non credete ai trafficanti – ha dichiarato Tusk – nessun Paese europeo sarà più una zona di transito. L’Unione europea non lascerà la Grecia da sola” – ha aggiunto facendo riferimento all’erogazione di 700 milioni di euro per gestire la crisi umanitaria.
Un segnale di vicinanza ribadito anche a parole ma destinato non solo alla Grecia. Con il suo intervento Tusk cerca di salvare gli accordi di libera circolazione di Schengen messi in serio pericolo dalla decisione di chiudere i confini di Germania, Austria, Croazia, Francia, Svezia e Danimarca. Secondo uno studio di France Strategie un addio a Schengen costerebbe 100 miliardi di euro all’Unione mentre per i tedeschi di Bertelsmann si arriverebbe a 140 miliardi. Per l’Italia il costo è stato stimato dalla Cgia di Mestre tra i 5 e i 10 miliardi di euro.
“Escludere la Grecia da Schengen – ha continuato Tusk – non risolve il problema. Ho visto con i miei occhi la drammaticità della situazione nei Balcani”.