Notizie Notizie Italia Trimestre senza sorprese per Telecom Italia, marginalità sotto pressione. Aperto il cantiere cessioni

Trimestre senza sorprese per Telecom Italia, marginalità sotto pressione. Aperto il cantiere cessioni

25 Luglio 2018 09:40

Telecom Italia archivia la prima metà dell’anno in linea con il piano Digitim. In crescita sia i ricavi che l’utile su base semestrale, mentre è sotto pressione l’ebitda con marginalità in calo complici oneri non ricorrenti per 121 mln, doppi rispetto a un anno fa.

L’utile netto è salito del 3,7% a 618 milioni di euro contro i 596 milioni nel primo semestre 2017. I ricavi sono invece cresciuti su base organica dell’1,5%, attestandosi a 9,5 miliardi di euro. Stabile, ma migliore delle attese, l’Ebitda organico che al netto della componente non ricorrente e degli altri “one-off”, ha varcato la soglia di 4 miliardi e presenta una variazione positiva di 2 milioni rispetto allo stesso periodo del 2017. Il mercato si attendeva invece un Ebitda semestrale di 3,97 miliardi di euro.

L’ebitda confrontabile del semestre è pari a 3,9 miliardi di euro sconta l’effetto negativo della componente Domestic (-4,8%) per l’effetto di elementi non ricorrenti, tra cui l’accordo sulla Solidarietà rinnovato solo a fine giugno 2018, l’impatto del ritorno alla fatturazione mensile, la nuova regolamentazione europea sul roaming e altri aspetti regolatori.

L’indebitamento finanziario netto rettificato è stato di 25,141 miliardi al 30 giugno 2018, in diminuzione di 167 milioni rispetto allo scorso dicembre 2017 (25,308 miliardi). “Risultati operativi in linea con il piano Digitim, confermano la leadership di Tim in un mercato altamente competitivo e sfidante”, commenta la società in una nota.

Capitolo cessioni. Il cda di Tim tenutosi ieri a Roma ha avviato “un percorso di valutazione delle opzioni strategiche delle sue partecipate”, confermando la prosecuzione dell’iter di vendita di Persidera. Tim è pronta a valutare cosa fare anche di Sparkle, società dei cavi interamente controllata.

 

Focus sul segmento mobile in Italia

In Italia indicazioni confortanti nonostante proprio nel secondo trimestre (il 29 maggio) c’è stato l’arrivo di Iliad, nuovo competitor molto aggressivo a livello di prezzi. Le migliori performance operative, rimarca Tim, hanno più che compensato le sfide competitive e regolatorie. I ricavi nel mobile risultano in crescita dell’1,6% a/a con in particolare ricavi dai servizi retail a +0,5% a/a. I “net adds” totali sul Mobile Broadband sono stati pari a 271 mila, con i clienti LTE che aumentano di 325 mila, TIM chiude il periodo a 13,3 milioni di linee Mobile BroadBand attive (su una base clienti totale di 31,6 milioni).

Nel segmento consumer, quello potenzialmente affetto dal fattore Iliad, i ricavi semestrali del Mobile sono pari a 1.891 milioni di euro (+2,4% rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente); i ricavi da servizi registrano un incremento di 14 milioni di euro (+0,9% rispetto al primo semestre del 2017) con un leggero rallentamento nel secondo trimestre rispetto a quanto osservato nell’esercizio precedente.

Nel segmento fisso domestico nel secondo trimestre dell’anno si registra una crescita netta delle linee fibra di 590 mila, equamente ripartite tra Wholesale e Retail. Di conseguenza, il settore fisso domestico registra una solida crescita dell’ARPU BroadBand (+2,4%), che si attesta a 26,1 euro per linea/mese. E’ incrementata la base clienti sul Fisso di TIMVISION del 14% trimestre su trimestre (+204mila).

“Buona tenuta al momento di linee e Arpu mobile e Arpu fisso”, rimarca Equita che ritiene sostanzialmente in linea i riscontri trimestrali con debito un po’ meglio del previsto ed Ebitda appena sotto.