Notizie Notizie Italia Addio Marchionne cambia poco o nulla per Fca, obiettivo finale di Exor rimane la vendita

Addio Marchionne cambia poco o nulla per Fca, obiettivo finale di Exor rimane la vendita

24 Luglio 2018 17:15

Cambio della guardia all’interno della galassia Exor. A seguito dell’aggravarsi delle condizioni di salute di Sergio Marchionne, il cda di Fca ha provveduto a rinominare i board: le deleghe di Sergio Marchionne sono state conferite a Michael Manley per FCA NV, John Elkann e Louis Carey Camilleri per Ferrari NV e Suzanne Heywood per CNH Industrial NV.

Se la notizia ha creato un po’ di scossoni nei mercati finanziari a ben vedere in realtà per Fca non è cambiato praticamente nulla. Così l’analisi di Marzotto SIM che – attualmente  attraverso le sue gestioni ha posizioni su FCA e Exor – si chiede proprio cosa cambia in Fca dopo l’era Marchionne.  Secondo gli analisti, anche con la nomina di Manley, l’obiettivo  finale di Exor rimane la vendita di FCA. Ma non subito.

Obiettivo finale: vendere FCA

“Indubbiamente, ormai raggiunti gli obiettivi societari prefissati a suo tempo” – scrivono gli analisti – “la necessaria crescita di FCA può realizzarsi solo attraverso un’aggregazione; e del resto Marchionne ne aveva parlato in passato ed un paio di tentativi in quella direzione erano stati fatti. John Elkan, cresciuto al suo fianco, non può che condividere quell’idea”. Gli analisti ricordano che è già in itinere lo scorporo di Magneti Marelli, e che potrebbe essere utile valutare quello di Comau e Teksid. “FCA rimarrebbe semplicemente un costruttore di automobili. Un vantaggio per Exor, che avrebbe quindi un portafoglio di partecipazioni, e” – continuano- “per chi volesse comprarla, che probabilmente avrebbe interesse solo nel costruire e vendere automobili”.

E gli interessati a loro dire non mancano, primo fra tutti GM. Perché l’operazione non è stata fatta prima? “Forse è prevalso il timore delle abilità negoziatorie di Marchionne che fu molto abile a suo tempo in relazione alla put option; il senno di poi lasciò l’amaro in bocca a Detroit”. Ma non solo GM, altri compratori dovrebbero presentarsi anche dall’Asia e dall’Europa (vedi Wolksvagen).

La valutazione d’acquisto

La scelta di Michael Manley come CEO conferma quanto detto, dicono gli analisti di Marzotto SIM. “Jeep è sicuramente la storia di successo, ed il brand vale oltre un terzo delle vendite. Nel caso di acquisizione/fusione” – continuano – “Manley continuerebbe il lavoro fatto sino alla scorsa settimana. Inoltre, Manley è l’uomo che meglio conosce il pezzo pregiato di FCA e questo in fase di negoziazione è un vantaggio”.

Prima della fine dell’anno si saprà chi è il compratore con chiusura durante il 2019. La valutazione di acquisto? Suggerire valutazioni è sempre un po’ azzardato, sottolineano, “soprattutto in considerazione delle tensioni collegate all’imposizione di tariffe da parte degli USA”,  ma indicano comunque una cifra: intorno ai 28/30 miliardi esclusa Magneti Marelli. Il modo migliore di avvantaggiarsi di questo scenario , allora concludono, è “acquistare azioni Exor o meglio ancora Call options sulle stesse”.