Trimestrale oltre le attese per Bpm, torna la cedola. Castagna spinge per merger tra popolari
Ritorno alla cedola dopo tre anni per Bpm. La Banca popolare di Milano ha archiviato il 2014 con un utile netto di 232,3 milioni di euro, in decisa crescita rispetto ai 29,6 milioni del 2013. L’istituto milanese, che ha rimarcato come l’utile netto risulta superiore agli obiettivi del piano industriale, torna a distribuire la cedola con il cda che ha deliberato un dividendo di 2,2 centesimi per azione. “La piccola sorpresa sul dividendo (2,2 centesimi) – rimarcano gli analisti di Equita – va nella direzione di un outlook 2015 confortante e conferma fiducia sulla ripresa del business”.
Calda l’accoglienza del mercato ai conti di Bpm con il titolo in rialzo di oltre il 2%.
Castagna vede merger tra popolari
L’amministratore delegato Giuseppe Castagna, è intervenuto sul tema caldo del consolidamento nel settore bancario. Nell’intervista concessa al Sole 24 Ore, l’ad vede con favore operazioni con altre popolari. “Credo sia ragionevole partire con una fusione tra due soggetti – ha detto Castagna – che col tempo possono diventare polo aggregante“. parole che in parte accantonano l’ipotesi di una fusione Bpm-Banca Carige.
L’amministratore delegato Giuseppe Castagna, è intervenuto sul tema caldo del consolidamento nel settore bancario. Nell’intervista concessa al Sole 24 Ore, l’ad vede con favore operazioni con altre popolari. “Credo sia ragionevole partire con una fusione tra due soggetti – ha detto Castagna – che col tempo possono diventare polo aggregante“. parole che in parte accantonano l’ipotesi di una fusione Bpm-Banca Carige.
Bpm beneficia di plusvalenza da cessione Anima
Al netto della plusvalenza da 103 milioni realizzata con la cessione della quota in Anima holding, l’utile netto è comunque in crescita a 141,7 milioni contro i 78,5 milioni di utile normalizzato dello scorso esercizio. La raccolta diretta dell’anno risulta stabile a 36,8 miliardi (+0,1%).
Al netto della plusvalenza da 103 milioni realizzata con la cessione della quota in Anima holding, l’utile netto è comunque in crescita a 141,7 milioni contro i 78,5 milioni di utile normalizzato dello scorso esercizio. La raccolta diretta dell’anno risulta stabile a 36,8 miliardi (+0,1%).
I conti di Bpm sono andati anche oltre le attese degli analisti con il quarto trimestre che ha evidenziato un utile di 13 milioni, contro la perdita di 105 milioni nel quarto trimestre 2013. Il consensus degli analisti indicava invece una trimestrale in rosso con perdita da 18 milioni. .
Bper chiude 2014 in utile per 29,8 mln, nuovo piano vede redditività al 9%
Ieri sera sono arrivati anche i conti di Banca popolare dell’Emilia Romagna (Bper) che ha chiuso il 2014 con un utile netto di 29,8 milioni contro i 16,1 dell’anno precedente. L’utile netto di pertinenza della Capogruppo risulta pertanto pari a 14,8 milioni (7,2 milioni nel 2013). Il livello delle coperture dei crediti deteriorati si attesta al 40,7%, in incremento di oltre 330 bps rispetto alla fine del 2013 (37,3%) e di oltre 100 bps rispetto alla fine del trimestre scorso (39,6%).
Ieri sera sono arrivati anche i conti di Banca popolare dell’Emilia Romagna (Bper) che ha chiuso il 2014 con un utile netto di 29,8 milioni contro i 16,1 dell’anno precedente. L’utile netto di pertinenza della Capogruppo risulta pertanto pari a 14,8 milioni (7,2 milioni nel 2013). Il livello delle coperture dei crediti deteriorati si attesta al 40,7%, in incremento di oltre 330 bps rispetto alla fine del 2013 (37,3%) e di oltre 100 bps rispetto alla fine del trimestre scorso (39,6%).
La posizione patrimoniale mostra un CET1 ratio1 fully phased del 10,9% mentre l’Asset quality review coverage ratio sui crediti dubbi è in aumento al 40,7% a fine anno. Il Cda del gruppo ha anche approvato il nuovo piano industriale 2015-2017 con un obiettivo di Rote (Return on tangible equity) al 9% nel 2017. L’utile netto è visto a fine piano a 400 milioni di euro con dividend pay-out superiore al 30%. Il CET 1 ratio è visto salire al 12%.