La trimestrale di Saipem va oltre le attese, ma la guidance conservativa affossa il titolo
Crescita a doppia cifra per l’utile di Saipem nell’ultimo scorcio di 2010. Numeri oltre le attese che però non hanno scaldato il titolo scivolato sui minimi di giornata dopo i conti (-2,84% a 16,25 euro alle ore 14.53). Parziale delusione è arrivata dalla guidance 2011 con crescita di ricavi ed ebitda lievemente sotto le stime del mercato.
L’utile netto di Saipem ha raggiunto quota 237 milioni nel quarto trimestre 2010, in rialzo del 26,1% rispetto all’analogo trimestre 2009. Profitti oltre le attese che erano ferme a 202 mln. I ricavi sono saliti del 14,1% a 2,818 mld di euro, l’ebitda si è attestato a 501 mln (+25,6%) e l’utile operativo a 353 mln (+21,7%). Il consensus Bloomberg vedeva l’ebitda a 477 mln, l’utile operativo a 330 mln e i ricavi a 2,77 mld. Nel corso del quarto trimestre del 2010 Saipem ha acquisito nuovi ordini, al netto della riduzione di importi di contratti già in portafoglio, per un totale di 3.312 milioni di euro (2.968 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2009).
Il 2010 si è chiuso con un utile netto adjusted ai nuovi livelli record di 828 milioni di euro con un incremento del 13,1% rispetto all’esercizio precedente. L’Utile netto ammonta a 844 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2010 ammonta a 3.263 milioni di euro, con un incremento di 418 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2009, ascrivibile principalmente agli investimenti di periodo e alla distribuzione di dividendi, parzialmente compensati dal flusso di cassa del periodo.
In ascesa la cedola. Il consiglio di amministrazione di Saipem ha deliberato di proporre all’Assemblea Ordinaria che sarà convocata per il 27 e 28 aprile, rispettivamente in prima e in seconda convocazione, la distribuzione di un dividendo, di 0,63 euro per azione ordinaria (0,55 euro l’anno precedente) e di 0,66 euro per azione di risparmio (0,58 euro l’anno precedente). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2011 (data di stacco cedola 23 maggio 2011). Il payout risulta in linea con i precedenti esercizi, pari a circa un terzo dell’utile netto consolidato adjusted.
Il nuovo anno dovrebbe confermare la fase di crescita del gruppo Saipem ma a tassi meno elevati rispetto a quelli riportati nel 2010. In particolare, rispetto al 2010, i ricavi sono previsti aumentare del 5% circa e l’ebitda del 10% circa. Tassi di crescita che porterebbero a fine 2011 i ricavi di Saipem in area 11,72 mld rispetto agli 11,9 mld del consensus e l’ebitda a 2,02 mld rispetto ai 2,04 del consensus.
Gli ammortamenti sono stimati aumentare di oltre 100 milioni di euro per l’espansione dell’asset base. Il tax rate è, allo stato, previsto sostanzialmente in linea con quello del 2010. La crescita dell’utile netto adjusted è prevista del 5% circa rispetto al record del 2010. Gli investimenti 2011 sono previsti ammontare a 1 miliardo di euro circa e riguardano principalmente l’avanzamento del piano di rafforzamento della flotta offshore e il completamento di quella di perforazione. Il leverage è previsto in ulteriore diminuzione.