I trend dell’e-commerce per il 2024, dall’Intelligenza Artificiale alla Realtà Aumentata
Dall’Intelligenza Artificiale alla Realtà Aumentata, dai servizi in abbonamento alle transazioni B2B, ecco le tendenze più importanti per il Digital Commerce del prossimo anno. Grazie ai Cash Collect Certificate, prodotti finanziari in grado di conciliare in varie strutture la possibilità di crescita di valore e la salvaguardia del proprio portafoglio, è possibile prendere posizione sul settore dell’e-commerce puntando su un panieri contenente i migliori titoli del settore.
I maggiori trend internazionali per l’e-commerce
Con l’aumento degli acquisti online durante il periodo del Black Friday e delle Festività, ora le aziende dell’e-commerce sono orientate ai prossimi obiettivi di crescita in vista del 2024. Le nuove strategie volte a fidelizzare la clientela ed espandere il raggio d’azione commerciale si accompagnano a una predisposizione accurata dei canali online, per poter rispondere adeguatamente ai cambiamenti del futuro.
I consumatori sono sempre più esigenti con ordini e spedizioni veloci e convenienti che sono al primo posto tra le priorità: la consegna in 24h è diventata cruciale per mantenere un alto vantaggio competitivo. Essere presenti all’interno di Marketplace, permette di sfruttare in modo efficiente il potenziale di mercati online come Amazon, Shopify e Zalando che hanno saldamente stabilito la loro supremazia nel settore dell’e-commerce anche per il 2024.
Nell’arco dei prossimi mesi, gli esperti si aspettano anche un significativo aumento del Social Commerce, con nuove opportunità per coinvolgere e incrementare la base clienti. Inoltre, l’Intelligenza Artificiale e l’apprendimento automatico stanno trasformando radicalmente l’e-commerce, nella previsione di una forte espansione per il 2024. Gli algoritmi di apprendimento automatico elaborano grandi quantità di dati, consentendo esperienze d’acquisto su misura per i clienti, basate su sistemi di suggerimento di prodotti pertinenti, assistenza clienti con chatbot fondate sull’AI e campagne di marketing per favorire connessioni profonde e stimoli alle vendite.
Anche il potenziale della Realtà Aumentata (AR) per trasformare il settore dell’e-commerce è immenso. I consumatori potranno visualizzare in anteprima i prodotti nel loro ambiente prima di effettuare un acquisto, riducendo così al minimo le incertezze e aumentando la soddisfazione generale. Nel 2024, le aziende che incorporeranno l’AR nelle loro strategie di e-commerce otterranno un vantaggio competitivo significativo.
L’online diventa sempre più predominante
Le previsioni di Global Market Insights indicano vendite globali oltre i 30 miliardi di dollari entro il 2024, con il 55% degli immobili ad uso abitativo attrezzati di altoparlanti intelligenti. L’ottimizzazione per la ricerca vocale consente quindi di raggiungere un mercato in crescita e aumentare il traffico organico all’e-commerce. Non da meno i servizi in abbonamento, tendenza destinata a proseguire anche nel 2024.
Le transazioni B2B si sposteranno sempre più online, rendendo necessario un cambiamento nel modo in cui le aziende interagiscono con i Buyer. Cataloghi digitali, sistemi di ordinazione semplificati e prezzi personalizzati stanno diventando la norma nello spazio dell’e-commerce B2B. Secondo Wunderman Thompson, il 90% degli utenti si aspetta una esperienza d’acquisto simile al B2C anche nell’ambito B2B, mentre Forrester prevede che le vendite online B2B supereranno i 2,3 trilioni di dollari nel 2024 e potrebbero oltrepassare i 3 trilioni di dollari entro il 2027. La generazione Z e i Millennial, che stanno assumendo ruoli di responsabilità decisionali per gli acquisti B2B, preferiscono ricercare e comprare prodotti online, spesso eludendo le tradizionali interazioni di vendita.
Le architetture e-commerce headless, che prevedono un disaccoppiamento netto tra backend e frontend, sono sempre più popolari per aziende in cerca di soluzioni flessibili, permettendo aggiornamenti backend senza interruzioni e personalizzazione in tempo reale su diversi canali front-end. Secondo IDC, molte piattaforme di e-commerce (specialmente nel B2B) faticano a soddisfare gli standard moderni di customer experience, spingendo l’adozione del modello headless. Le principali priorità evidenziate da IDC nelle piattaforme di commercio digitale includono l’operatività su scala globale (30%), il superamento delle aspettative dei clienti (23%) e la creazione di offerte combinate con vari fornitori e collaboratori (22%). Infine, un plus va dato all’Advertising che resta un’attività fondamentale per la promozione dell’e-commerce.
Rendimento annuo del 13,8% con barriera premio al 40%
Un modo alternativo di investire sul settore dell’e-commerce è quello di utilizzare i certificati d’investimento, come i Low Barrier Cash Collect Callable targati BNP Paribas, disponibili sul SeDeX di Borsa Italiana. Questi Certificate sono strutturati su panieri Worst Of di azioni ed offrono potenziali premi mensili con effetto memoria tra lo 0,90% (10,80% p.a.) e l’1,25% (15% p.a.) dell’importo nozionale e hanno barriere a scadenza e premio che coincidono, poiché fissate entrambe fino al 40% del valore iniziale dei sottostanti.
I panieri dei 10 certificati della nuova serie sono costruiti per permettere all’investitore di prendere posizione tramite un unico strumento su alcune tra le più importanti realtà finanziarie ed industriali italiane e internazionali, seguendo un approccio tematico e consentendo di puntare sui titoli di diversi comparti economici. Tra questi troviamo anche il Certificate (ISIN NLBNPIT1W1M8) per prendere posizione sul settore dell’e-commerce costruito sul paniere composto da Amazon, Shopify e Zalando, che pagherà un premio mensile pari all’1,15% dell’importo nozionale (ovvero 1,15 euro, pari al 13,8% annuo) ad ogni data di valutazione intermedia in cui il valore delle azioni sottostanti è maggiore o uguale al livello barriera premio, posto al 40%.
Inoltre, tutte le cedole sono dotate di effetto memoria che permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione mensile, un premio cumulativo comprendente tutte le cedole non pagate precedentemente, se a tale data di valutazione sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio.
La Callability e scenari a scadenza
Inoltre, la novità di questa emissione è data dalla Callability che consente all’Emittente, a partire dal sesto mese di vita, di richiamare anticipatamente i Certificate rimborsando il 100% dell’importo nozionale (100 euro). Questa emissione si differenzia dunque dalle precedenti emissioni di Low Barrier che prevedevano la scadenza anticipata qualora, nelle date di valutazione intermedie, tutti i sottostanti fossero al di sopra del loro rispettivo valore iniziale. Infatti, in questo caso, la Callability rappresenta una facoltà dell’emittente, a prescindere dall’andamento delle azioni sottostanti. Il preavviso è di almeno tre giorni lavorativi prima della corrispondente data di rimborso anticipato.
Quando e se il certificate giungerà a scadenza (9 novembre 2026), si prospettano due possibili scenari:
- se la quotazione di tutte le azioni è pari o superiore al livello barriera a scadenza (40% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate rimborsa l’importo nozionale (100 euro) più il premio (1,15 euro) con effetto memoria;
- se la quotazione di almeno uno dei sottostanti è inferiore al livello barriera a scadenza (40% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate paga un importo commisurato alla performance dell’azione peggiore (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
Di seguito le analisi di scenario a scadenza:
Infine, il certificato è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’euro e il dollaro Usa (la valuta di Amazon e Shopify), neutralizzando il relativo rischio.
I giudizi degli analisti sui titoli del paniere
Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. Quasi la totalità (97%) degli analisti che seguono Amazon hanno una raccomandazione di acquisto (buy) sul titolo e solo una minoranza (3%) suggerisce di mantenere la azioni in portafoglio (hold), mentre nessuno dice di vendere (sell). Più della metà (67% ) degli analisti che seguono Zalando consigliano il buy, mentre il resto (24%) suggerisce l’hold e solo una piccola minoranza (9%) dice sell. Su Shopify, invece, la maggior parte (51%) degli analisti consiglia l’hold, mentre i restanti prediligono di gran lunga il buy (43%) piuttosto che il sell (6%). Inoltre, il target price medio indica che attualmente Amazon e Zalando appaiono sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano potenziali upside entro i prossimi 12 mesi.
Questo rende i sottostanti del paniere idonei a strategie con un Certificate Low Barrier Cash Collect Callable, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore (in questo caso il settore dell’e-commerce) per ottenere un rendimento interessante al momento della Callability a facoltà dell’Emittente oppure alla fine della vita del prodotto (novembre 2026).