Tre new entry e un’uscita eccellente, Equita rimescola le sue best pick del Ftse Mib per il nuovo trimestre
Inflazione e guerra sono stati i due elementi che hanno reso il primo trimestre 2022 storicamente difficile per gli investitori. Andando a guardare le performance dei maggiori indici, sia azionari che obbligazionari, la meno negativa tra gli asset statunitensi è stata quella del 4,9% nell’S&P 500. L’Europa, complice l’impatto del conflitto in Ucraina che si riversa maggiormente sul Vecchio continente, ha registrato performance più deficitarie anche se il rimbalzo delle ultime settimane ha reso la pillola meno aspra.
I mercati azionari globali hanno fatto registrare una performance complessivamente positiva a marzo (Global Equities +3%), con un forte rimbalzo a partire dalla seconda settimana di marzo: dall’8 marzo Stoxx600 +11%, Ftse Mib +13%, Ftse Mid Cap +13%, S&P500 +10%, Nasdaq +13%). Wall Street è risalita ai livelli precedenti all’invasione della Russia in Ucraina.
Perché i mercati hanno ripreso a salire a marzo?
Cosa ha contribuito a questo ritorno del sereno, almeno nel breve? Di certo, come sottolinea Equita nel suo Monthly Report, i mercati azionari sono stati sostenuti dalla fiducia sulle trattative tra Russia e Ucraina, così come dall’ottimismo sui piani di stimolo in Cina per supportare la crescita; La sim milanese rimarca però come ci troviamo ancora in un contesto di volumi bassi, progressivo deterioramento del quadro macro. “Il nostro scenario base è che il conflitto Russia-Ucraina rallenterà nel breve la crescita economica globale e aumenterà l’inflazione nei prossimi trimestri, ma se circoscritto nel tempo e in assenza di escalation militare riteniamo non sarà tale da compromettere il ciclo economico espansivo”, si legge nel Monthly Report di Equita che riduce ulteriormente il peso dell’investito e il beta complessivo.
Niente recessione quindi, anche se il profilo di rischio è aumentato, soprattutto per l`Europa data la maggior dipendenza dell`area alle pressioni inflazionistiche. Equita mantiene quindi una view costruttiva sull’equity, anche se occorrerà monitorare la coerenza di queste assunzioni con l`evoluzione dello scenario geopolitico ed economico.
Alla luce della maggiore incertezza sullo scenario economico e del recente rimbalzo del mercato, la sim milanese riduce ulteriormente il peso dell’investito al 92% (da 95,2% del mese precedente vs. peso neutro del 90%) e il beta complessivo, aumentandone anche la qualità complessiva. Non mancano i cambiamenti a livello di singoli titoli: DiaSorin, Campari e Fineco entrano nella selezione best-pick al posto di Unicredit e Atlantia.
Meno banche, forte fiducia in Diasorin
E’ stato ridotto il sovrappeso sul settore bancario prendendo dei punti da Intesa (ridotto peso di 400bp).
La nuova selezione best pick comprende ora Moncler, DiaSorin, Campari, Fineco e Iveco. Nel portafoglio small-cap, ERG entra nella selezione best-picks al posto di OVS.
Tra le best pick spicca la fiducia riposta in Diasorin (peso aumentato di 60 bp) in virtù della qualità del titolo in un mercato in strutturale crescita (e meno impattato da dinamiche macro/cost inflation) e con un management team di primario standing; Equita sottolinea poi il miglioramento del profilo di rischio post Luminex grazie ad una maggiore diversificazione del business (immunodiagnostica da c90% del fatturato pre-covid a c55%) con una più ampia esposizione alla diagnostica molecolare che ha interessanti prospettive di crescita (doubledigit); infine la ricca pipeline di prodotti innovativi migliora la visibilità sul profilo di crescita del gruppo e offre potenziali upside sulle stime.