Trading a commissioni zero, Charles Schwab tenta colpaccio TD Ameritrade e inquieta i colossi degli ETF
Una fusione tra Charles Schwab e TD Ameritrade potrebbe portare a una maggiore concorrenza tra gli Exchange Traded Fund (ETF) con gli emittenti più piccoli che cercano di catalizzare l’attenzione. Charles Schwab è in trattative per acquistare TD Ameritrade per 26 miliardi di dollari e secondo quanto riportato dalla stampa americana, le nozze porterebbero alla creazione di un gigante da 5.000 miliardi di dollari pronto affrontare le sfide del comparto dell’intermediazione.
Da nozze un colosso agguerrito sul fronte ETF
Schwab e TD Ameritrade sono i due maggiori discount broker quotati in borsa. Il primo ha una capitalizzazione di mercato di 57,5 miliardi di dollari e il secondo di 22,4 miliardi di dollari. La loro fusione “creerebbe un Golia nel Wealth Management”, ha detto l’analista senior di Wells Fargo Mike Mayo. Schaw in particolare ha nel mirino l‘industria statunitense degli ETF che complessivamente ha un patrimonio di 4 trilioni di dollari ed è dominata da BlackRock, che con iShares si accaparra una fetta pari al 39% del mercato, seguito da Vanguard con il 25% e State Street con il 16%. Invesco è al 4° posto e Schwab al 5° posto. TD Ameritrade non offre invece ETF.
Schwab non fa mistero di voler crescere ancora nel settore dei fondi a gestione passiva quotati in borsa, dove si è fatta spazio a colpi di commissioni ridotte all’osso fino alla decisione dei mesi scorsi di proporre agli investitori commissioni zero. La fusione a detta degli analisti amplificherà il potere di Schwab di promuovere i propri ETF. Al contempo i grandi nomi come BlackRock e quelli non affiliati con una piattaforma ad hoc dovranno lavorare più duramente in quanto Schwab potrebbe andare ad assumere una posizione di predominio con una maggiore capacità di distribuzione. BlackRock potrebbe reagire a sua volta creando o acquistando delle piattaforme. Secondo Adam Bernstein, analista di Gitterman Wealth Management, la fusione proposta tra Schwab e TD Ameritrade renderà la vita più facile ai consulenti.
Commissioni zero sono realtà
In ogni caso, un accordo tra Schwab e TD Ameritrade consoliderebbe un settore come quello del collocamento dei prodotti finanziari. Negli ultimi mesi, tutte le principali agenzie di intermediazione hanno annunciato piani per portare a zero le commissioni e Schwab è stato il primo dei principali attori a fare una tale mossa, eliminando le commissioni ad inizio di ottobre. ″È stata una sorta di soluzione finale per gli investitori” – ha detto il mese scorso Charles Schwab, presidente e fondatore dell’omonima società. “Abbiamo molto da offrire agli investitori. Puoi acquistare e vendere azioni senza commissioni”.
I concorrenti di Schwab, tra cui Fidelity e TD Ameritrade, hanno seguito a ruota. Una decisione maturata quando nel 2013 la start-up della Silicon Valley Robinhood ha offerto gratis il trading azionario. Da allora, Vanguard Group ha ridotto le commissioni, già basse, sui suoi Etf e una mossa simile negli Usa ha realizzato J.P. Morgan Chase offrendo senza costi la propria app di trading. La questione è che, se da una parte questo taglio delle commissioni giova ai risparmiatori, dall’altra però esercita una forte pressione sulle società di gestione e finanziarie che devono trovare fonti alternative per preservare i profitti.