Torna ad ottobre il ticket sulle pensioni di lusso
Pensioni d’oro nel mirino dell’Inpdap. Per effetto della manovra finanziaria, infatti, ripartirà a ottobre il prelievo del 5% sulle pensioni pubbliche che superano complessivamente i 90 mila euro lordi annui, e del 10% su quelle eccedenti i 150 mila euro. La ritenuta era stata introdotta dalla manovra di luglio, e poi abrogata da quella di ferragosto. L’ennesima versione della manovra, tuttavia – quella cioè convertita nella legge 148/2011 – ha ripristinato la misura in maniera definitiva. Coloro che, quindi, non si sono visti applicare il ticket alla rata di settembre non pensino di scamparla: con la rata di ottobre arriverà anche il conguaglio per il mese mancante.
È la nota operativa 30/2011 dell’Inpdap a contenere tutte le coordinate del provvedimento, che dovrebbe aiutare lo Stato a rastrellare i soldi necessari a raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio. La legge 148/2011, in vigore dal 17 settembre scorso, prevede che il ticket (detto “contributo di perequazione”) sulle pensioni d’oro resti in vigore dal 1 agosto 2011 al 31 dicembre 2014, e che, per la precisione, si applichi sulla parte eccedente le due soglie fissate, non sull’intero importo della pensione. Ovvero, il prelievo del 5% si calcolerà dai 90 mila euro in su, mentre quello di 10% solo dai 150 mila euro in su. Nel calcolo dei tetti oltre i quali si applica il prelievo si tiene conto di ogni tipo di pensione e di rendita proveniente da qualsiasi ente, comprese quelle private. Nella nota operativa dell’Inpdap, inoltre, viene ricordato che l’importo del ticket diminuisce l’imponibile da assoggettare all’Irpef; è, in altre parole, un «onere deducibile» dal reddito.