Tonfo delle Borse mondiali
Dopo le turbolenze estive negli Stati Uniti, il sereno sembrava essere tornato su quasi tutte le principali internazionali. Ma la giornata di ieri ha spazzato via il buon umore riconquistato nell’ultimo periodo, facendo riaffiorare i timori di una possibile crisi del credito. Dall’Europa all’America, per poi passare all’asia tutte le Piazza mondiali sono state trascitate al ribasso, con perdite pari a circa due punti percecentuali.
Un giovedì da dimenticare in cui sono stati bruciati in Europa circa 140 miliardi di eruo di capitalizzazione. E’ stata la raffica di notizie negative provenienti dal settore bancario che ha affossato i mercati. In chiusura, il Dow Jones ha archiviato la seduta in calo del 2,60% e il Nasdaq del 2,25%. Notizie positive non sono arrivate nemmeno stamattina dalla Borsa giapponese con l’indice Nikkei che ha terminato in calo del 2,60% a quota 16517,48 punti. Rosso diffuso anche nel Vecchio continente. Il Cac40 ha terminato in ribasso del 2% , mentre il Dax tedesco ha perso l’1,68%. In flessione anche il Ftse, che ha lasciato sul parterre della City il 2,02% a 6.586,10 punti.
In tutto il mondo è stato il settore del credito, quello che ha sofferto maggiormenete. Il primo tasto dolente è stato toccato in mattinata con la trimestrale di Credit Suisse, la situazione è, poi, peggiorata con l’apertura di Wall Street e soprattuto dopo la diffsuione di un rapporto molto negativo della CIBC World Market su Citigroup. Il titolo della banca statunitense è stato indicato come “al di sotto della forma” e sarà costretto a recuperare 30 miliardi di dollari in capitale attraverso la vendita di attività patrimoniali, la riduzione del dividendo o una nuova raccolta. L’azione Citigroup ieri ha perso il 6,9%, trascinando nella parte bassa dei listini anche Morgan Stanley (-7,2%) e Bank of America (-5,3%).