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Tobin Tax: il provvedimento del 18 luglio potrebbe scoraggiare alcuni intermediari non residenti

Pubblicato 22 Luglio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:18
Lo scorso 18 luglio l'Agenzia delle Entrate ha emanato il provvedimento in tema di Tobin Tax in cui ha definito gli obblighi strumentali a cui sono tenuti gli intermediari responsabili di applicare il tributo e le modalità per il versamento dello stesso.

Valentina Rovida e Olivia Zonca, responsabili del progetto Tobin Tax di BNP Paribas Securities Services, hanno commentano per il provvedimento.

"Con il provvedimento sono chiamati ad applicare l'imposta anche gli intermediari non residenti con modalità diverse tra quelli che operano nei Paesi considerati 'collaborativi' e quelli situati al di fuori di essi", ha dichiarato Valentina Rovida.

L'esperta di BNP Paribas Securities Services ha inoltre evidenziato che "questi ultimi, tuttavia, possono mediante una apposita procedura di identificazione, essere assimilati agli intermediari situati in Paesi collaborativi".
Da una prima lettura delle disposizioni, appaiono piuttosto onerosi gli obblighi relativi agli adempimenti strumentali, in particolare la tenuta di un registro in cui devono essere riportati tutti i dati relativi a ciascuna operazione posta in essere dall'intermediario o dalla sua clientela nell'ambito del perimetro di applicazione della Tobin Tax.

"Le registrazioni devono essere effettuate entro il termine per il versamento dell'imposta, che, come noto, è il sedicesimo giorno del mese successivo a quello di esecuzione della transazione. Sarà particolarmente interessante capire come reagiranno gli intermediari non residenti, poco abituati alle complessità del nostro sistema tributario, ad una tale mole di adempimenti", nota a riguardo Rovida.

Secondo Olivia Zonca, responsabile fiscale e del Progetto Tobin Tax presso BNP Paribas Securities Services, "il rischio è che gli intermediari stabiliti in Paesi non collaborativi, scoraggiati dall'onerosità dell'intero impianto normativo, possano decidere progressivamente di abbandonare il trading sull'azionario Italia".