Tlc: Altice mette nel mirino Charter, allo studio una possibile offerta. Deal potrebbe arrivare a 200 mld$
Spunta un nuovo nome nella lunga lista di pretendenti di Charter Communications. L’ultimo in ordine di tempo sarebbe quello di Patrick Drahi proprietario del big europeo delle telecomunicazioni Altice, che controlla Oltralpe l’operatore via cavo Numericable e Sfr. Secondo il canale Cnbc, Drahi avrebbe allo studio un’eventuale offerta per rilevare secondo maggiore operatore via cavo americano (tv via cavo, Internet, telefonia). Un’operazione che potrebbe ammontare a circa 200 miliardi di dollari (pari a circa 170 miliardi di euro), debito incluso, che secondo gli analisti sarà difficile da finanziarie. A Wall Street l’attuale capitalizzazione di Borsa di Charter ammonta a circa 121 miliardi di dollari.
Il big francese di telecomunicazioni e la sua filiale negli Stati Uniti, Altice USA, starebbero lavorando ad un’offerta per acquistare Charter, ma non hanno ancora formalizzato una proposta da sottoporre a Charter e ai suoi advisor, e secondo le fonti citate da Cnbc non è detto che venga concretizzata. Certo, le mire espansionistiche di Altice e del suo fondatore Patrick Drahi negli Stati Uniti sono note (nel 2015 ha acquisito le statunitensi Suddenlink e Cablevision ), e il recente possibile interesse da parte SoftBank per Charter hanno risvegliato l’interesse di Drahi. Secondo i media Usa, SoftBank starebbe infatti mettendo in piedi una porposta per rilevare il big americano che andrebbe così a fondersi con al controllata americana Sprint (acquisita nel 2012 per 21 miliardi di dollari). Il nodo principale per Drahi e per il giapponese Masayoshi Son rimane la questione dell’indebitamento.
Altice e il delisting di Sfr
Intanto oggi Altice ha comunicato che detiene circa il 95,9% della controllata Sfr e si prepara a lanciare nel mese di settembre un’offerta per il delisting della società. “Altice – si legge in una nota – ha stretto diversi accordi di acquisto di titoli Sfr in cambio di azioni Altice di tipo A. Questi accordi gli hanno assicurato una partecipazione pari al 95,9%”. Sulla Borsa di Amsterdam il titolo Altice guadagna circa l’1,8 per cento.