Notizie Notizie Italia Titolo Telecom Italia sottovalutato? Mercato non dà retta a Gubitosi e in Borsa la tlc rivede gli inferi di ottobre 2020

Titolo Telecom Italia sottovalutato? Mercato non dà retta a Gubitosi e in Borsa la tlc rivede gli inferi di ottobre 2020

18 Ottobre 2021 16:40

Per Telecom Italia si sta materializzando un altro autunno da dimenticare in Borsa e anche le parole di Luigi Gubitosi non stanno riuscendo a dare fiato al titolo che segna un eloquente -8% nell’ultimo mese. Gli investitori stanno voltando le spalle al titolo della maggiore tlc italiana tra lo stallo sulla questione rete unica, i problemi di DaZN e la prospettiva di un aumento della concorrenza sul mercato domestico (offerte più aggressive di alcuni competitor sulla telefonia mobile e l’imminente debutto in Italia di Iliad sul fisso).

Minimi a 11 mesi, parole Gubitosi non bastano

Il titolo della maggiore tlc italiana è ripiombato a pochi punti percentuali dai minimi pluriennali toccati nell’ottobre 2020. La capitalizzazione in Borsa risulta di poco più di 7 mld di euro. Da inizio anno il titolo Telecom Italia segna circa -12%, secondo peggior performer del Ftse Mib (la peggiore è Enel con -17%) e con una netta sottoperformance rispetto allo Stoxx Europe 600 Telecommunications (+12% Ytd).

Guardando al consensus degli analisti si evidenzia ancora un moderato ottimismo circa la possibilità di risalire del titolo. Tra quelli tracciati da Bloomberg, ben il 55,6% ha giudizio buy su Telecom Italia, il 37% dice hold e solo il 7,4% è sell. Il prezzo obiettivo medio è di 0,54 euro, ossia il 58,8% sopra i livelli attuali.

I punti salienti delle parole del ceo

Secondo Luigi Gubitosi, ceo di TIM, le azioni sono sottovalutate tenendo contro della valutazione dell’azienda come somma delle parti.  In una lunga intervista a Il Messaggero il top manager ha ribadito le iniziative strategiche in corso. Il dialogo con CDP è costante e a breve sarà completato anche il passaggio del controllo di OF a CDP, facilitando interazioni pragmatiche. Confermata la strategia di crescita `beyond the core` con Noovle, Olivetti, Telsey, Sparkle e Tim Vision.

Il cloud è indicato come uno degli elementi portanti della crescita del gruppo nei prossimi 5-10 anni. TIM Vision è invece la piattaforma con i contenuti più ricchi e grazie al calcio ora al centro dell’interesse degli italiani. I problemi di DaZN si stanno risolvendo ha sottolineato Gubitosi che però non ha proferito nessun commento invece sui numeri fino ai risultati. TIM Brazil sta avendo ottime performance operative e l’acquisizione degli asset mobili di OI è attesa a brevissimo. La struttura della gara 5G con obblighi di investimento invece che upfront è apprezzata.

La base clienti, precisa Tim, è stabile/leggermente positiva, con un churn sceso ai minimi da 5 anni ma il contesto di prezzi rimane il più basso in Europa. E’ attesa una risalita dei prezzi, in particolare in concomitanza con il lancio degli incentivi (l’avvio dei voucher è atteso tra poche settimane, con un beneficio sulla domanda che dovrebbe sostenere i prezzi). I messaggi più costruttivi nel breve sembrano relativi a TIM Brazil mentre per il resto, non ci sono novità rilevanti, affermano gli analisti di Equits SIM, ma si sottolineano le opportunità strategiche sul cloud, i buoni rapporti con CDP (per smentire recenti voci di tensione) e le attese di rialzo dei prezzi (al momento non così chiare, pur partendo da livelli molto compressi) forse grazie al lancio degli incentivi.