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Titoli di stato Usa post Powell (Fed). Outlook JPMorgan & Co.

Pubblicato 28 Agosto 2023 Aggiornato 1 Settembre 2023 15:46

View Treasuries Usa post discorso Powell a Jackson Hole. Ecco cosa dicono JPMorgan e altri esperti.

Fed di Powell ancora più hawkish sui tassi? No problem, almeno per i Treasuries Usa, ovvero per i titoli di stato emessi dal Tesoro americano. Parola dei gestori e strategist di JPMorgan, ma anche della divisione di ricerca di Western Asset Management.

I bond made in Usa, affermano gli esperti del settore del reddito fisso, sono destinati a fare meglio di altri titoli di stato, grazie ai loro rendimenti appetibili, che si aggirano attorno ai massimi dal 2007. Questo, anche se la Fed dovesse continuare ad alzare i tassi, come è emerso d’altronde dalle parole che il presidente della banca centrale ha proferito in occasione del simposio di Jackson Hole.

Secondo i gestori, le perdite che i Treasuries rischierebbero di soffrire a causa di ipotetiche ulteriori strette monetarie da parte della Federal Reserve non sarebbero tali da affossare i guadagni che gli investitori incasserebbero, puntando sulla carta made in Usa.

Titoli di stato Usa: la view di Western Asset e JPMorgan Chase

A riportare la view bullish di alcuni grandi colossi del mondo della finanza sui bond Usa è l’articolo di Bloomberg “Treasuries Woo Buyers as Juicy Yields Offset Powell Warning“. Tradotto: “I Treasuries attraggono acquirenti, con i ghiotti rendimenti che compensano l’avvertimento di Powell”.

L’articolo parla addirittura di rendimenti “irresistibili” per alcuni investitori, anche a dispetto del rischio di nuovi rialzi dei tassi da parte della Fed di Powell.

Giovedì scorso, in occasione della conferenza annuale di Jackson Hole organizzata dalla Fed, Jerome Powell non ha perso tempo ad arrivare al sodo, ribadendo che “è compito della Fed far scendere l’inflazione all’obiettivo del 2%” e che “così faremo”.

Il banchiere centrale ha detto tra l’altro che “le prove del fatto che la rigidità del mercato del lavoro non si stia più smorzando sono un altro fattore che potrebbe scatenare una risposta di politica monetaria”.

Eppure, la view di alcuni gestori sui Treasuries è bullish, dopo i sell che hanno colpito il settore nei mesi precedenti.

Per Western Asset Management i bond Usa batteranno il mercato grazie ai loro rendimenti appetibili.

“Potrebbe esserci del valore significativo nel mercato dei bond ai rendimenti attuali – ha commentato John Bellows, gestore di fondi presso Western Asset a Pasadena, California, in una nota inviata ai clienti.

JPMorgan Chase, dal canto suo, ha confermato la sua scommessa già bullish sul mercato del reddito fisso Usa.

Con i tassi vicini ai massimi del loro ciclo, le valutazioni in qualche modo convenienti, e i dati della prossima settimana che mostreranno probabilmente un ulteriore rallentamento del mercato del lavoro, rimaniamo tatticamente lunghi sui Treasuries a 5 anni”, hanno scritto gli strategist di JPMorgan, che includono Jay Barry, in una nota pubblicata venerdì scorso.

Ottimista anche il money manager di Jamieson Coote Pty, James Wilson, che si è espresso così contattato da Bloomberg:

“Siamo molto fiduciosi del fatto che i rendimenti siano vicini al top – ha detto Wilson – I tassi si trovano a un livello restrittivo, ma gli effetti ritardati delle mosse di politica monetaria significano che è difficile sapere quando, e in che modo, i tassi scateneranno un rallentamento della crescita” dell’economia.

Va detto, in generale, che le parole di Jerome Powell, durante l’evento di Jackson Hole, non sono state di certo scioccanti per i mercati.

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Nel loro Global Credit Bullets di oggi, lunedì 28 agosto, gli analisti di Algebris hanno scritto, riferendosi alla conferenza di Jackson Hole che, “nel complesso, l’evento non ha comportato una grande svolta da parte dei falchi, come era accaduto nel 2022 e come alcuni osservatori temevano”.

“Il presidente della Fed Powell – si legge nella nota di Algebris – ha riaffermato l’impegno a raggiungere il 2% di inflazione e si è espresso a favore di tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo (senza però entrare nel merito della discussione sull’avvio del processo di rialzo)”.

Powell, è stato fatto notare, “è rimasto favorevole a ulteriori rialzi, se necessario, senza però indicare esplicitamente la possibilità di effettuare tali rialzi”.

Di conseguenza, Algebris è dell’idea che “la Fed rimarrà in attesa fino al 1° trimestre del 2024 e poi valuterà i possibili tagli”.

Va ricordato tuttavia, riguardo alla questione se puntare o meno sui Treasuries Usa, che gli hedge fund, dal canto loro, hanno aumentato le loro posizioni short  in vista del simposio di Jackson Hole.

Allo stesso tempo,  la comunità dei gestori ha fatto il contrario, incrementando le scommesse long nette sui futures dei Treasuries a 10 anni nella settimana che si è conclusa il 22 agosto scorso (stando ai dati della CFTC-Commodity Futures Trading Commission).

Interpellato anche lui da Bloomberg Gautam Khanna, gestore presso Insight Investment a New York, ha commentato che “era dal 2008 che gli investitori speravano nell’arrivo di rendimenti appetibili”.

Di conseguenza, ha aggiunto Khanna, a suo avviso gli investitori “dovrebbero prendere seriamente in considerazione l’opzione di usufruire di questa opportunità, per aumentare le loro esposizioni negli asset del mercato del reddito fisso Usa caratterizzati da duration intermedie e più lunghe”.

Oggi i rendimenti dei Treasuries a 10 anni sono in calo al 4,22%, dopo essere balzati al record dal 2007 nel corso dell’ultima settimana.