Notizie Notizie Italia Tim riceve nuove offerte per la rete, ora che succede?

Tim riceve nuove offerte per la rete, ora che succede?

12 Giugno 2023 11:38

A Piazza Affari occhi puntati su Tim che al momento si trova in calo dell’1,28% a quota 0,2475 euro ad azione, dopo aver ricevuto le nuove offerte non vincolanti da parte del consorzio formato da Kkr e Cassa Depositi e Prestiti/Macquarie per l’acquisizione della rete fissa Netco.

Le nuove offerte

Secondo quanto riferisce la società di telecomunicazioni, le due nuove offerte sarebbero si migliorative ma il principale azionista della società, Vivendi, sarebbe ancora contrariato a svolgere l’operazione a queste condizioni.

Le prime indiscrezioni sulle offerte parlano di una modesta revisione al rialzo delle offerte sia da parte di CDP/Macquarie che da parte di Kkr.
L’offerta di Kkr supererebbe ora quella di 19,3 miliardi di euro presentata da Cdp, ma è ancora al di sotto dei 30 miliardi di euro richiesti da Vivendi. Secondo indiscrezioni di stampa l’offerta di Kkr sarebbe strutturata e potrebbe portare fino a 23 miliardi la valutazione per NetCo (21bn + 2bn di earn-out), anche se la valorizzazione dipenderebbe dalla modalità di strutturazione del MSA (Master Service Agreement) tra NetCo e ServCo e rimane non noto il valore attribuito a FiberCop (e quindi l’effettivo deleverage di TIM), segnalano gli analisti di Equita. L’offerta di Kkr porterebbe a un valore del gruppo TIM di 38-42 cents per azione.

Al tempo stesso CdP-Macquarie sarebbe al lavoro su un piano che possa “addolcire i vincoli antitrust”, con Macquarie che dovrebbe acquisire le zone nere di Open Fiber, mentre le zone bianche e grigie rimarrebbero in mano a CdP. Come segnalano gli analisti di Akros, questo progetto consentirebbe a Cdp di avere più libertà nel gioco per NetCo, non avendo vincoli finanziari legati alla gestione di Macquarie presenza.

La reazione di Vivendi

In ogni caso Tim ha dichiarato venerdì che le offerte saranno esaminate dal consiglio di amministrazione il 19 e 22 giugno, ma a valle della presentazione delle offerte, Vivendi ha espresso commenti negativi sulle negoziazioni in corso definite “incoerenti”, con i vertici della società che hanno chiesto al consiglio di Amministrazione di Tim di non proseguire ulteriormente con le trattative, dichiarando anche di votare contro l’offerta qualora arrivasse in assemblea, commentano gli analisti di Equita, che mantengono un rating “Buy” su Tim con target price a quota 0,40 euro ad azione.

In tal senso, le offerte anche se migliorative non soddisfano la domanda di Vivendi e quindi quest’ultima intenderà valutare nuove opzioni per la cessione del ramo d’azienda. Intanto, la holding francese Vivendi si trova al momento in calo dello 0,5% dopo aver chiuso la seduta di venerdì con un calo del 2%.

Secondo alcune indiscrezioni, Vivendi, avrebbe ribadito che “va smentita la retorica per cui Tim debba vendere la rete per sopravvivere perché esistono altri piani che raggiungono lo stesso obiettivo con meno sforzo economico”. In tal senso il gruppo francese si aspetta ora un “cambio di passo per aprire un nuovo capitolo con una visione strategica industriale e non puramente finanziaria”.

Secondo gli analisti di Akros che commentano gli sviluppi delle offerte, “se questa notizia dovrebbe essere accolta positivamente dal mercato, riteniamo che il CdA di Tim debba finalmente selezionarne una delle due offerte e procedere con essa, in quanto potrebbe essere dannoso per gli investitori e per l’impresa stessa non prendere posizione né questa volta”. In questo contesto, “a prescindere dalla probabilissima battaglia legale tra Vivendi e TIT, l’operatore di telecomunicazioni italiano dovrebbe almeno iniziare l’iter verso la proposta di un’offerta vincolante a favore di uno dei due offerenti al fine di non effettuare anche tali offerte svanire e mettere a rischio la possibile vendita della rete”, concludono gli analisti.

La reazione del mercato

Debolezza al momento sul titolo Tim che al momento segna un calo di oltre l’1% trovandosi così a quota 0,248 euro ad azione, portando così il bilancio da inizio anno ad un rialzo di oltre il 14%. L’indecisione all’interno del Consiglio di Amministrazione di Tim sul da farsi si riflette anche sull’andamento del titolo che da inizio giugno sta consolidando l’area degli 0,25 euro ad azione.

Il titolo si trova in prossimità della media mobile a 200 periodi su grafico daily (linea arancione) e in caso di proseguimento della debolezza di breve periodo è da monitorare attentamente un’eventuale violazione al ribasso proprio di quest’area supportiva in quanto potrebbe innescare ulteriori cali sul titolo con target price il raggiungimento del successivo supporto a quota 0,22 euro ad azione.

Al contrario, le area di resistenza più importanti per il titolo sono poste prima a 0,27 euro, livello da cui transita la media mobile a 50 periodi (linea gialla) e poi verso la quota psicologica dei 0,3 euro. Negatività anche dal punto dell’analisi algoritmica con i principali indicatori di direzione come il Parabolic Sar che si trova in posizione short.

Andamento del titolo Tim

Guardando il consensus su Bloomberg vediamo come la maggior parte (11) degli analisti che seguono il titolo mantengono una visione “Hold” (mantenere in portafoglio) il titolo, in 9 danno indicazione “Buy” (rialzista) su Tim, mentre solo in 2 hanno una visione ribassista su Tim.
Il target price medio a 12 mesi è a 0,35 euro ad azione il che implicherebbe un rendimento potenziale del 40% dai prezzi attuali a Piazza Affari.