News Notizie Italia Tim contesta la maxi-multa per ostacolo sviluppo fibra, farà ricorso

Tim contesta la maxi-multa per ostacolo sviluppo fibra, farà ricorso

Pubblicato 6 Marzo 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:21
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Tim con una multa da 116 milioni di euro per aver ostacolato lo sviluppo della fibra. TIM prende atto della decisione assunta dall’Antitrust e annuncia ricorso alla giustizia amministrativa. "Il provvedimento dell’AGCM suscita inoltre perplessità, anche perché le presunte condotte anticompetitive di TIM vengono valutate in maniera del tutto diversa dal Regolatore del settore (AGCOM)", rimarca Tim in una nota. AGCOM si è in più occasioni occupata dei temi trattati nell’istruttoria, adottando regolamentazioni specifiche su gran parte delle fattispecie oggetto del provvedimento. Tim sottolinia comunque come l’Autorità Antitrust ha comunque valutato positivamente il fatto che TIM ha immediatamente bloccato gli investimenti nelle Aree Bianche, non ha mai commercializzato i propri servizi ultrabroadband e ha rinunciato a tutti i contenziosi in essere sulle gare Infratel coinvolgenti Open Fiber. Inoltre, l’Autorità ha riconosciuto il valore delle importanti iniziative realizzate recentemente da TIM per favorire lo sviluppo della concorrenza, anche infrastrutturale, nel mercato della banda ultralarga: il lancio di un piano per la realizzazione di reti in fibra in 39 città, invitando i concorrenti interessati al coinvestimento, per ridurre costi e tempi di completamento, e l’introduzione di nuove e più convenienti offerte per i concorrenti per la realizzazione di reti proprietarie in fibra. "La principale contestazione oggetto della decisione fa riferimento a un progetto di investimento nelle aree a fallimento di mercato (cosiddette Aree Bianche), considerato da AGCM abusivo nei confronti di Open Fiber che, in tali aree, dovrebbe costruire con soldi pubblici un’infrastruttura in fibra che arrivi nelle case (così come richiamato dall’AGCM), cosa che invece non è avvenuta come anche evidenziato in diverse sedi istituzionali", argomenta la tlc italiana.