TIM, il Cda approva la trimestrale al 30 settembre
TIM, il Consiglio di Amministrazione approva la trimestrale al 30 settembre 2021
TIM diffonde i risultati dei primi nove mesi del 2021 dopo l’approvazione della Relazione Finanziaria al 30 settembre 2021 da parte del Consiglio di Amministrazione presieduto da Salvatore Rossi. I conti economici mostrano una discesa del debito di TIM (- € 3,3 mld YoY E – € 1,2 mld da fine 2020) e una crescita a doppia cifra per tutte le digital companies del Gruppo: Noovle, Olivetti, Telsy. I ricavi dell’azienda rimangono stabili a 11,4 miliardi nei nove mesi, mentre si rileva un forte incremento delle linee ultrabroadband di TIM grazie alla nuova offerta TimVision.
TIM, indebitamento in calo a fine settembre 2021
Dalla Relazione Finanziaria di TIM risulta un forte calo dei debiti per il Gruppo: l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2021 è diminuito di 3,3 miliardi di euro YoY (3,1 miliardi di euro su base After lease), attestandosi a 22,2 miliardi di euro (17,6 miliardi di euro su base after lease).
Oltre alla generazione di cassa operativa, a cui ha contribuito l’ottimizzazione del capitale circolante, TIM riconduce il taglio del debito alla conclusione dell’acquisto da parte di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop, per un controvalore di 1,759 miliardi di euro. Il margine di liquidità a fine settembre 2021 era pari a 9,8 miliardi di euro, cifra che permette una copertura delle passività finanziarie del gruppo in scadenza per i prossimi 30 mesi.
TIM, crescita a doppia cifra per tutte le digital companies
Il Consiglio di Amministrazione TIM riporta inoltre una forte crescita per tutte le digital companies del gruppo, grazie alla valorizzazione di Noovle, di Olivetti, di Tesly e di Sparkle.
In particolare per Noovle, i ricavi relativi al cloud nel terzo trimestre segnano un incremento record del +25% YoY, confermando lo sviluppo del business del cloud e dei data center in linea con gli obiettivi di piano, grazie all’attività di Noovle e alla partnership con Google Cloud. TIM ha firmato inoltre un accordo di collaborazione con Noovle e Oracle al fine di offrire servizi multicloud alle organizzazioni e alle imprese del settore pubblico in Italia.
TIM, ricavi stabili e ultrabound in forte crescita
TIM conferma la stabilizzazione dei ricavi a 11,4 miliardi nei primi nove mesi del 2021 e delle linee fisse, con un importante incremento delle linee ultrabroadband, che hanno raggiunto i 9,7 milioni, di cui 5,1 retail con una crescita di 652 mila linee nei primi 9 mesi (1.050 mila linee incluso wholesale).
Questo forte sviluppo della rete ultrabound di TIM è dovuta, oltre alle azioni commerciali e al miglioramento della copertura, anche al contributo portato dalla nuova offerta calcio di TimVision, destinata a un bacino potenziale di utenza di circa 5 milioni di famiglie, che fino allo scorso campionato seguivano il calcio principalmente su satellite. L’offerta TIM, che ha l’obiettivo di accelerare il passaggio alla banda ultralarga e quindi la digitalizzazione del Paese, ha già registrato effetti positivi: nel terzo trimestre è emerso un ulteriore miglioramento nell’incremento delle linee ultrabroadband e un rilevante calo del tasso di abbandono.
TIM, migliora il churn sia sul fisso sia sul mobile e prosegue lo sviluppo di FiberCop
Dalla revisione dei conti TIM emerge un sensibile miglioramento del tasso di abbandono, con una riduzione generale del churn. Nel fisso il churn è passato al 3,0%, dopo il 3,4% del secondo trimestre e il 4,0% dell’anno precedente, mentre nel mobile ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 14 anni: 3,6%, a fronte del 5,2% dell’anno precedente, invertendo il trend caratteristico dell’estate.
Continua, infine, l’impegno di TIM per la digitalizzazione dell’Italia, con l’obiettivo di assicurare la copertura FTTH al 75% delle aree grigie e nere del Paese entro il 2025. La nuova società FiberCop, ramo dell’azienda del Gruppo TIM, ha già portato la banda larga a quasi il 94% delle linee fisse grazie all’accelerazione dell’attività di sviluppo della rete FTTH, che ha permesso un incremento della copertura delle unità immobiliari del 22% in 9 mesi.