Tim, arriva l’ultima trimestrale con la Rete. Le attese per i numeri in uscita il 31 luglio
Si avvicina anche per Telecom Italia la prova dei conti. Il gruppo tlc guidato da Pietro Labriola chiude con la pubblicazione dei numeri del secondo trimestre 2024 un mese di luglio che si era aperto con il closing ufficiale della vendita di Netco al fondo Usa KKR che aveva poi messo in moto la promozione di S&P.
Calendario alla mano, la trimestrale di Tim verrà annunciata al mercato il 31 luglio a mercati chiusi, mentre la conference call è fissata per giovedì 1° agosto 2024 a partire dalle 11. In questa occasione il management guidato da Pietro Labriola illustrerà i conti pubblicati per l’ultima volta sia con il vecchio perimetro integrato (quindi inclusa NetCo) sia il nuovo perimetro.
Risultati che come sempre saranno preceduti dagli annunci della controllata Tim Brasil che presenterà domani i risultati finanziari del secondo trimestre, con la conference call prevista per il 31 luglio.
Concentriamoci ora sulle attese del mercato e degli analisti sulle trimestrali di Tim.
Tim: cosa dicono gli analisti in attesa dei numeri del secondo trimestre
Per il secondo trimestre del 2024, il consensus di Bloomberg indica ricavi per quasi 3,9 miliardi di euro (4 miliardi il dato del secondo trimestre 2023) e un Ebitda di 1,605 miliardi rispetto ai 1,631 miliardi dell’analogo periodo del 2023.
Tra le notizie del secondo trimestre 2023, il fatto che era tornato il segno positivo nel mercato domestico per la prima volta dopo 5 anni: con i ricavi totali in crescita su base annua dello 0,6% a 2,9 miliardi e un Ebitda organico a +0,5% a/a pari a 1,1 miliardi.
Tornando agli imminenti risultati, gli analisti di Equita, che confermano la raccomandazione buy e il target price di 0,34 euro su Tim, si soffermano su due punti d’interesse che riguardano i risultati relativi al nuovo perimetro (coerente con la guidance fornita in occasione del Capital Market Day dello scorso marzo) e quelli del debito del gruppo (pre-vendita NetCo).
Anche gli esperti di Intesa Sanpaolo mantengono il rating buy su Tim. “Ci aspettiamo un modesto set di risultati per il secondo trimestre caratterizzato da un aumento del debito netto (dati reported), un rallentamento della crescita dell’Ebitda per il mercato domestico e un effetto valutario negativo su base sequenziale”, spiegano gli analisti della banca italiana che guardano anche all’operazione Sparkle. “Nei prossimi mesi potrebbero materializzarsi altre notizie positive che riguardano la vendita di Sparkle e un potenziale accordo con il governo sul rimborso del canone di concessione”.
La view degli analisti, quasi il 67% dice buy
Da inizio anno il titolo è sceso di oltre il 22%, tra i peggiori 10 dell’indice FTSE MIB. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per Tim il 66,7% di giudizi Buy e il 27,8% Hold, mentre solo 1 analista dice Sell. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Telecom Italia un prezzo obiettivo a 0,33 euro con potenziale upside del 43,5% circa.
Tim e l’upgrade di S&P dopo closing Rete
Intanto a luglio Tim ha incassato la promozione di S&P. Dopo il closing ufficiale della vendita della Rete a KKR in un’operazione da 22 miliardi di euro, l’agenzia di rating Usa ha promosso il gruppo italiano, alzando di due notch la valutazione. Nel dettaglio, il rating di lungo termine sale a BB dal precedente B+ e con l’outlook stabile.