Tesla ottiene un’altra importante vittoria in Cina, la Model 3 pronta a sfidare le altre big dell’auto
Un altro passo avanti per Tesla in Cina. Il colosso dell’auto elettrica ha vinto l’esenzione da una tassa di acquisto del 10% per le sue berline Model 3 costruite in Cina. Si tratta di un potenziale vantaggio per la società guidata da Elon Musk mentre si prepara a iniziare le consegne di auto elettriche prodotte localmente nel Paese del Dragone.
L’esenzione non è stata del tutto inaspettata, dato che i veicoli importati di Tesla ne avevano già concesso uno ad agosto. Il modello di Tesla costruito in Cina questo mese si è qualificato per un sussidio governativo di circa 25.000 yuan (3.600 dollari) per veicolo. La società potrebbe quindi abbassare il prezzo delle berline costruite in Cina del 20% o più l’anno prossimo, poiché inizierebbe a utilizzare maggiori componenti locali e riducendo i costi. Lo scorso ottobre l’amministratore delegato Musk aveva dichiarato che il Model 3 costruito localmente avrà un prezzo di circa 50.000 dollari. Ma quindi ora ci si aspetta un costo più basso.
Tesla punta molto sul nuovo stabilimento cinese per contribuire a sfruttare lo slancio recente dell’azienda nel mercato più grande del mondo, sia per i veicoli elettrici che per le auto in generale. Il Model 3 competerà con le auto elettriche di contendenti locali come NIO e Xpeng Motors, nonché con produttori globali tra cui BMW e Daimler.
Tesla si è inoltre garantita 1,6 miliardi di dollari di finanziamenti da banche locali cinesi. I fondi verranno destinati all’impianto produttivo di Shanghai. Il finanziamento da 9 miliardi di yuan è garantito dall’impianto e dal terreno adiacente, e ad esso si somma una linea revolving fino a 2,25 miliardi di yuan.
Il poderoso rally a Wall Street
Tesla è così, un titolo molto volatile e spesso nervoso. Difficile da gestire ma che può dare grandi soddisfazioni. Quanto detto ha trovato conferma anche recentemente. Le azioni di Tesla hanno infatti superato quota 430 dollari nella seduta di ieri (massimo intraday di 433,48 dollari), chiudendo con nuovo record storico a 430,94 dollari. Il rally del titolo è iniziato lo scorso ottobre quando il produttore di automobili della Silicon Valley ha riportato un utile nel suo terzo trimestre che ha sorpreso gli investitori.
Le quotazioni sono infatti aumentate di oltre il 90% dai minimi di ottobre. Tutto sommato è positiva anche la variazione da inizio anno (+30%), anche se ha sottoperformato l’indice di riferimento Nasdaq 100 (+38% ytd). Gli ultimi guadagni in Borsa hanno aumentato la capitalizzazione di mercato del produttore di auto elettriche a quasi 78 miliardi di dollari, davanti General Motors (52 miliardi) e a Ford (37 miliardi).
Una corsa senza fine? (analisi tecnica)
Il titolo Tesla dopo aver segnato a giugno il minimo 2019 a 177 dollari ha avviato una forte inversione, mettendo a segno il +140%, che ha permesso ai prezzi non solo di tornare sui massimi ma di fissarne di ulteriori a 433 dollari.
Il quadro grafico per ora rimane comunque improntato al rialzo anche se qualche presa di beneficio sarebbe più che comprensibile visto il trend praticamente verticale di Tesla degli ultimi due mesi. RSI ancora in forte ipercomprato consiglia ancora forza del movimento e non possiamo escludere ulteriori apprezzamenti verso 450 e 460 dollari.
Al ribasso invece il break dei 386 dollari potrebbe avviare un po’ di prese di beneficio come su citato riportando il titolo verso 370 e 360 dollari. Un segnale fortemente negativo verrebbe dal ritorno sotto i 300 dollari, per ora uno scenario molto lontano.