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Tempo di conti anche per Telecom Italia

25 Luglio 2007 07:06

Anche Telecom Italia alza il sipario sui risultati preliminari relativi al primo semestre 2007, chiuso il 30 giugno. In serata, il primo operatore di telefonia italiano ha comunicato di aver archiviato i primi sei mesi dell’anno in corso con ricavi in crescita dell’0,9% a 15.470 milioni di euro rispetto a i 15.335 messi a segno nello stesso periodo dell’anno precedente. Sul fronte del rinnovo dei vertici bisognerà ancora attendere il closing del passaggio del controllo da Olimpia a Telco, che con tutta probabilità avverà entro fine agosto.


Per quanto riguarda, invece, il margine operativo lordo (Ebitda) è stato pari a 6.314 milioni di euro e ha registrato – come si apprende in una nota diramata dal gruppo – una variazione negativa del 3,1% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno (-204 milioni di euro). Inoltre, l’incidenza sui ricavi è stata pari al 40,8%. In flessione dell’8,7% il risultato operativo (ebit) a 3.469 milioni di euro, con una riduzione di 332 milioni rispetto al primo semestre del 2006.


L’indebitamento finanziario di Telecom Italia al 30 giugno 2007 era pari a 39,175 miliardi di euro, contro i 37,3 miliardi di fine 2006. L’indebitamento, spiega una nota del gruppo, sale sia in scia dell’acquisizione delle attività internet di Aol in Germania per 669 milioni di euro, consolidate dal primo marzo 2007, sia per il pagamento di dividendi per un ammontare pari a 2,83 miliardi. Bisogna tenere in considerazione, però, che l’indebitamento riportato, a fine giugno non beneficia ancora delle dismissioni di alcune partecipazioni, come Ruf Gestion, ceduta nel marzo 2006; Eustema, ceduta nell’aprile del 2006; ma anche Capitalia, Brasil Telecom, avvenute dopo la fine del semestre.


Prima della diffusione dei conti semestrali Telecom era già stata sotto i riflettori dopo le parole del presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò, durante la relazione annuale al Parlamento. “Telecom Italia è ancora – ha spiegato Calabrò – operatore dominante in tutti i mercati che riguardano la rete fissa”, pertanto la separazione funzionale della rete “è il rimedio più efficace per risolvere i problemi concorrenziali”. “La separazione della rete – ha aggiunto – è nell’interesse di tutti gli operatori e della stessa Telecom. E per raggiungere l’obiettivo “entro l’anno”, l’Autorità intende “dialogare con tutti, Telecom per prima”.

 

Nonostante a Piazza Affari il segno meno sia diffuso, Telecom Italia è una delle poche blue chip a schivare le vendite. Dopo la dissusione dei conti trimestrali, il titolo della società telefonica italiana guadagna lo 0,10%, scambiando a 2,06 euro per azione.

 

(Notizia aggiornata alle 09.55)