Telecom Italia: Zingales, Telefonica favorita nel prestito convertendo
I consiglieri di Telecom Italia Luigi Zingales e Lucia Calvosa hanno votato contro il prestito convertendo da 1,3 miliardi di euro in occasione della riunione di ieri del Cda. Il board ha approvato l'operazione definendola come "operazione tra parti correlate di maggior rilevanza". E' quanto emerge dai documenti forniti alla Consob.
Per Zingales l'operazione risponda all'interesse della società e avvenga a valori congrui e convenienti, ma ritiene che non siano soddisfatti i requisiti di correttezza sostanziale richiesti. La procedura delle operazioni con parti correlate avrebbe dovuto applicarsi sin dall'inizio, secondo Zingales. Non solo. Tenendo conto della natura dell'operazione, l'accesso alle informazioni sulla decisione di emissione e sulle sue caratteristiche è stato discriminatorio tra soci. Infine per Zingales, in una situazione in cui la domanda del bond eccedeva l'offerta di tre volte, nell'allocazione in sede di riparto è stata favorita Telefonica.
Calvosa, da parte sua, si è detta contraria all'operazione non riconoscendone la convenienza in raffronto ad altre possibili operazioni alternative e non condividendo la diluizione delle partecipazioni degli azionisti senza misure compensative.
Per Zingales l'operazione risponda all'interesse della società e avvenga a valori congrui e convenienti, ma ritiene che non siano soddisfatti i requisiti di correttezza sostanziale richiesti. La procedura delle operazioni con parti correlate avrebbe dovuto applicarsi sin dall'inizio, secondo Zingales. Non solo. Tenendo conto della natura dell'operazione, l'accesso alle informazioni sulla decisione di emissione e sulle sue caratteristiche è stato discriminatorio tra soci. Infine per Zingales, in una situazione in cui la domanda del bond eccedeva l'offerta di tre volte, nell'allocazione in sede di riparto è stata favorita Telefonica.
Calvosa, da parte sua, si è detta contraria all'operazione non riconoscendone la convenienza in raffronto ad altre possibili operazioni alternative e non condividendo la diluizione delle partecipazioni degli azionisti senza misure compensative.