Notizie Notizie Italia Telecom Italia: settimana decisiva per il futuro di Bernabè, ma il manager resta in pole

Telecom Italia: settimana decisiva per il futuro di Bernabè, ma il manager resta in pole

8 Marzo 2011 11:09

Giovedì sarà un giorno cruciale per il futuro di Telecom Italia. Mediobanca ha infatti convocato il Comitato nomine per decidere la prossima squadra di vertice del colosso delle telecomunicazioni. Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, piazzetta Cuccia starebbe pensando ad una soluzione che contempli il trasferimento di Franco Bernabè alla presidenza del gruppo, con deleghe esecutive sui rapporti con le istituzioni e sull’America Latina, che rappresenta il 25% circa dei ricavi Telecom. L’ipotesi, come scrive Il Messaggero, non avrebbe però convinto gli altri grandi soci di Telecom raggruppati nel patto Telco (Generali, Intesa SanPaolo e Telefonica) e lo stesso Bernabè non accetterebbe una riduzione delle deleghe.


E così in pole position resta l’attuale coppia Bernabè-Galateri, ma prima di vedere la lista ufficiale bisognerà aspettare il Cda di Telco, previsto sempre per giovedì 10 marzo ma che potrebbe però slittare. Le liste, che dovranno essere votate nell’Assemblea del 12 aprile, saranno presentate entro il 17 marzo. Ieri è uscito allo scoperto anche Marco Fossati, azionista di Telecom con il 5% attraverso Findim. L’idea proposta da Fossati vedrebbe Bernabè nel ruolo di presidente esecutivo con tre direttori generali focalizzati sulle diverse aree geografiche: Italia, Brasile e Argentina. In questo caso verrebbe sacrificato l’attuale presidente non operativo del gruppo, Gabriele Galateri.


Nell’attesa di conoscere il suo futuro, Franco Bernabè ha rilasciato un’intervista all’Espresso in cui ha dichiarato che “il problema del debito si può considerare risolto. Nel 2010 la riduzione è stata significativa e da qui in avanti potremo generare cassa in modo sufficiente a riportare il rapporto tra Mol e debito netto a un livello normale”. Nel 2010 l’indebitamento dell’ex monopolista si è attestato a 31,46 miliardi di euro, in calo rispetto ai 33,94 miliardi di fine 2009. E la riduzione del debito resterà al centro della strategia di Telecom Italia per i prossimi tre anni, visto che nelle intenzioni del management dovrebbe calare a 25 miliardi di euro entro il 2013.


Nel frattempo Telecom Italia non resta con le mani in mano e a breve dovrebbe presentare un’offerta per Metroweb, società controllata dal fondo Stirling Square che gestisce le reti in fibra ottica in Lombardia, soprattutto nell’area metropolitana di Milano. Secondo voci di stampa, l’operazione sarebbe valutata tra i 420 e i 546 milioni di euro. I problemi potrebbero però nascere a livello di Antitrust. “E’ possibile che l’autorità vigili sul deal – commenta Equita – in quanto si tratterebbe di un’operazione di concentrazione in un settore ancora arretrato e con poche alternative”. A Piazza Affari il titolo Telecom Italia conferma la buona vena mostrando un progresso dell’1,45% a 1,132 euro.