Telecom Italia resta in Argentina, nessuna sorpresa dai conti Generali
Telecom Italia rispetta le attese del mercato che parlavano di profitti in crescita e ricavi stabili, grazie soprattutto alla strategia di contenimento dei costi messa in atto dalla società. L’utile netto del primo semestre è infatti salito a 1,21 miliardi di euro, +26% dai 959 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. Il giro d’affari si è attestato a 13,22 miliardi contro i 13,32 miliardi di un anno, mentre l’Ebitda ha guadagnato 3,4 punti percentuali arrivando a 5,73 miliardi. L’indebitamento netto del gruppo tlc è diminuito a 33,5 miliardi dai 34,85 miliardi di fine giugno 2009. Il secondo trimestre ha confermato il trend dei primi tre mesi: utile di 610 milioni dai 499 milioni di un anno fa, fatturato a 6,81 miliardi dai precedenti 6,84 miliardi, Ebitda in rialzo del 2,5% a 2,90 miliardi da 2,84 miliardi.
Soddisfatto l’amministratore delegato, Franco Bernabé: “un’attenta gestione operativa e un’efficace gestione finanziaria permettono al gruppo di chiudere il semestre con un utile in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il miglioramento del mix dei ricavi, la stabilizzazione dell’Ebitda e il minor debito consentono di confermare gli obiettivi del piano”. Oltre alla conferma dei target del business plan, Telecom ha deciso di mantenere la partecipazione del 50% in Sofora, il veicolo che controlla Telecom Argentina, raggiungendo un’intesa con la famiglia Werthein che detiene l’altra metà di Sofora. L’accordo “consentirà di rafforzare la partnership e chiudere tutti i contenziosi tra i soci locali, allargando lo spettro delle opzioni di sviluppo in America Latina” si legge nel comunicato di Telecom.
Tornando ai dettagli della semestrale gli investimenti effettuati nei primi sei mesi dell’anno sono pari a 2 miliardi di euro, 99 milioni in più di quelli dello stesso periodo dello scorso anno. Il flusso di cassa si è invece attestato a 2,15 miliardi. I ricavi sul mercato domestico sono diminuiti a 10 miliardi, -7,4% dai 10,9 miliardi di un anno fa, mentre i ricavi del mobile hanno registrato una flessione del 9,4% a 3,9 miliardi. Infine, secondo quanto riporta il comunicato diffuso dal gruppo tlc, “il numero delle linee mobili di Telecom è pari a circa 30,5 milioni”.
Semestrale senza sorprese per Generali Assicurazioni. Il primo gruppo assicurativo italiano ha riportato profitti in forte crescita, ma sostanzialmente in linea con le attese. Il Leone di Trieste ha archiviato la prima metà del 2010 con un utile netto di 873 mln di euro, in crescita del 73,2 per cento rispetto all’analogo periodo 2009. Le attese del mercato erano ferme a 882,5 mln (consensus Bloomberg). Il risultato operativo complessivo ammonta a 2,2 miliardi (+14,5%), sospinto dalla raccolta netta vita, dal miglioramento dei margini finanziari e dal contenimento delle spese. L’expense ratio è infatti sceso al 14,9% rispetto al 15,9% al 30 giugno 2009. I premi lordi complessivi sono saliti a quota 38,1 miliardi di euro (+9,1%), con un incremento dei premi Vita a 26,4 miliardi (+13,3%) e un lieve incremento dei premi danni a 11,8 miliardi (+0,7%). Infine il patrimonio netto risulta in crescita a 17,1 miliardi, +3% rispetto ai livelli di fine 2009.
La compagnia assicurativa triestina prevede per l’intero 2010 una crescita dei margini operativi e del risultato netto rispetto ai livelli del 2009. Per i rami danni il Gruppo dovrebbe realizzare una raccolta in contenuta crescita derivante da un buon andamento del business Non Auto. Nel settore vita invece si prevede un mantenimento di alti livelli di produzione, sebbene con ritmi di crescita inferiori a quelli registrati nei primi mesi dell’anno. Il Gruppo è solido e dotato di una buona governance probabilmente ancora da affinare. In sintesi, come stiamo facendo, bisogna dedicare tutte le energie per rafforzare ancora competitività e redditività”, è il commento di Cesare Geronzi, presidente di Assicurazioni Generali, ai risultati di metà anno.