News Notizie Italia Telecom Italia: Procura di Roma, nessun indagato su inchiesta per presunto ostacolo alla vigilanza

Telecom Italia: Procura di Roma, nessun indagato su inchiesta per presunto ostacolo alla vigilanza

Pubblicato 20 Dicembre 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 14:30
Non vi sono indagati per il reato di ostacolo alla vigilanza nè per alcun altro reato. Così la Procura di Roma in una nota in cui i procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone e l'aggiunto Nello Rossi fanno riferimento all'inchiesta su Telco e Telecom Italia riportata questa mattina dalla stampa nazionale. La Procura di Roma, spiega la nota, sin dai primi giorni di ottobre di quest'anno, ha doverosamente seguito gli sviluppi della vicenda Telecom, sollecitando e intrattenendo con la Consob i fisiologici scambi di informazioni tra autorità giudiziaria e organo di vigilanza previsti dal Testo Unico dell'Intermediazione Finanziaria anche nelle ipotesi in cui non siano ravvisabili reati. In questo quadro si iscrive anche l'audizione di Franco Bernabè, conclude la Procura.

Secondo quanto riportato dalla stampa, i magistrati starebbero indagando sull'ipotesi di reato di ostacolo all'attività di vigilanza per il passaggio delle quote in Telco relative al controllo di Telecom Italia e la cessione di Telecom Argentina. In particolare, a detta delle voci, la Procura romana starebbe indagando sulla possibilità che ci sia stata un'intesa occulta tra i maggiori azionisti di Telecom per favorire l'ascesa di Telefonica, eludendo ai controlli dell'autorità prima fra tutte la Consob. E proprio ieri l'ex presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, è stato ascoltato per tre ore dal procuratore aggiunto, Nello Rossi, e dal pubblico ministero, Francesca Loy, come persona informata dei fatti.