Telecom Italia: ok dal Cda a dismissioni asset media, La7 ora è sul mercato
L’attesissimo cda di Telecom Italia ha confermato i rumors degli ultimi giorni e ha deciso per la cessione del settore media. In particolare, il colosso italiano tlc ha precisato in una nota che il board, “nell’ambito del processo di focalizzazione sulle attività core ribadito nel piano industriale 2012-2014, ha deciso l’avvio del processo di dismissione delle attività nel settore dei media. A questo fine, a sua volta, il Cda di Telecom Italia Media ha avviato un’operazione di ristrutturazione societaria mediante separazione degli asset televisivi facendoli confluire in una società ad hoc”.
Telecom Italia ha chiuso il primo trimestre del 2012 con un utile netto in crescita del 10,4% a 606 milioni di euro rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso. In aumento del 4,5% i ricavi che si sono attestati a 7.392 milioni di euro (+5,3% in termini organici) rispetto ai 7.073 milioni un anno fa. Il margine operativo lordo (Ebitda) ha mostrato una crescita dell’1,2% (+0,5% in termini organici) a 2.963 milioni mentre il risultato operativo (Ebit) è stato pari a 1.619 milioni di euro, in crescita del 7,6% (+5,7% in termini organici). L’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 marzo 2012 è ammontato a 30.312 milioni di euro, in diminuzione di 310 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2011 (30.622 milioni) e di 102 milioni da fine 2011 (30.414 milioni). Per l’intero esercizio, gli obiettivi legati ai principali indicatori economici e finanziari, così come definiti dal piano industriale 2012-2014, prevedono ricavi ed Ebitda sostanzialmente stabili rispetto al 2011 e una posizione finanziaria netta rettificata a circa 27,5 miliardi di euro. Il presidente della società, Franco Bernabè ha commentato: “Il mercato domestico, nonostante la complessa situazione economica, ha registrato nel primo trimestre segnali di sensibile recupero nel trend dei ricavi, mantenendo una marginalità di circa il 50%. Continua l’ottima performance dell’America Latina: Brasile e Argentina rappresentano, nel trimestre, il 38% del fatturato e il 27% dell’Ebitda del Gruppo, che registra una marginalità al di sopra del 40%. Tali risultati, uniti a una crescente generazione di cassa, che avverrà principalmente nella seconda parte dell’anno, ci permettono di confermare tutti i target di fine 2012”.
Nessun accenno da parte del gruppo ad un possibile compratore delle attività del settore media. Senza dubbio negli ultimi giorni il nome più evocato è stato quello di Carlo De Benedetti. A tal proposito, il presidente Franco Bernabè si è espresso all’indomani del cda di Telecom, rilasciando un’intervista a La Stampa. “La dismissione di asset nei media come i nostri richiede due condizioni: la massima trasparenza e la salvaguardia dei valori che La7 ha creato in questi anni”, ha dichiarato Bernabè. “Fino ad oggi non c’erano le condizioni, oggi ci sono e vogliamo chiudere la cessione in tempi ragionevoli”, ha aggiunto il presidente che, in merito al possibile interesse di De Benedetti, ha rimarcato che “non sussistono elementi per dire se c’è un interesse o meno”.
Oltre a De Benedetti, le recenti indiscrezioni di stampa hanno indicato tra gli altri potenziali acquirenti Urbano Cairo di Cairo Communication, che già raccoglie pubblicità per il canale La7, e il nome del finanziere franco-tunisino Tarek Ben Ammar.
Quella di ieri è stata giornata di conti anche per l’oggetto delle attenzioni degli ultimi giorni. La controllata Telecom Italia Media ha archiviato il primo trimestre 2011 con una perdita netta di 15,7 milioni di euro, in peggioramento rispetto al rosso di 9,5 milioni dello stesso periodo del 2011. I ricavi consolidati sono ammontati a 57,5 milioni di euro, in miglioramento dai 52,3 milioni di un anno fa. Tale andamento, si legge nella nota, è stato caratterizzato da una forte crescita della raccolta pubblicitaria lorda complessiva dei canali La7 (+12,3 milioni di euro in aumento del 28,4%). Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato negativo per 5,9 milioni di euro dai +1,9 milioni dei primi tre mesi del 2011. In rosso anche il risultato operativo (Ebit) di 20,7 milioni di euro dai -12,7 milioni dell’anno scorso. L’indebitamento finanziario netto è pari a 206,9 milioni di euro, in aumento di 68,2 milioni di euro rispetto a fine 2011 (138,7 milioni di euro). Telecom Italia Media si attende per il 2012 quantomeno dei risultati in linea con quelli dell’esercizio 2011 in termini comparabili.
Tonici entrambi i titoli a Piazza Affari. Telecom Italia avanza del 2,84% a 0,870 euro. Molto meglio fa Telecom Italia Media, il cui titolo al momento è sospeso per eccesso di rialzo in progresso teorico del 13,57% a quota 0,178.