Telecom Italia: lista Telco, Recchi candidato presidente. Proposto Cda a 13 membri
Il Cda di Telco ha ufficializzato la lista per il rinnovo del Consiglio di Telecom Italia da presentare alla prossima assemblea in programma per il 16 aprile. La holding, che controlla il 22,4% dell’azienda tlc, ha deciso di proporre l’attuale presidente di Eni, Giuseppe Recchi, alla presidenza di Telecom Italia. La lista oltre da allo stesso Recchi e all’Ad del gruppo Marco Patuano, è inoltre composta dalla baronessa Denise Kingsmill, l’Ad di Terna Flavio Cattaneo, il presidente onorario di L’Oreal Italia Giorgina Gallo, il consigliere Tarak Ben Ammar, l’Ad di CartaSi Laura Cioli, Giorgio Valerio attivo nei settori Ict, media digitali e web marketing, il consigliere Jean Paul Fitoussi, l’Ad di Zignago Holding Luca Marzotto, il vice segretario generale della Camera di Commercio di Milano Elena Vasco e i dott. Paolo Fumagalli e Maurizio Dattilo.
La lista, spiega Telco in una nota, “è composta in maggioranza da candidati indipendenti e si caratterizza per un adeguato mix di figure manageriali, professionali e con standing internazionale. La lista contempla inoltre candidati in grado di preservare la necessaria continuità di conduzione avendo ricoperto l’incarico di consigliere Telecom nel triennio in scadenza”.
I rappresentanti di Telefonica nel consiglio di amministrazione di Telco, prosegue la nota, non hanno proposto alcun nominativo per il consiglio di amministrazione di Telecom Italia e non hanno partecipato alle relative consultazioni, ma hanno votato all’unanimità a favore della lista di candidati presentata nel Consiglio di Telco.
Il Cda di Telco ha inoltre deciso di proporre alla prossima assemblea di Telecom Italia “di determinare in 13 il numero dei componenti del board, di fissarne in tre esercizi (e dunque fino all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016) la durata, di stabilire il compenso complessivo annuo del Consiglio in continuità con il precedente triennio ma riparametrandolo al nuovo numero di consiglieri, di autorizzare i candidati alla carica di Consigliere al proseguimento delle attività indicate nei rispettivi curricula vitae e comunque di svincolarli dal divieto di concorrenza”.