Il rapido passaggio al digitale piace al mercato, Mediaset galvanizzata in Borsa
Il completamento prima del previsto dello switch-off al digitale terrestre galvanizza Mediaset sul listino milanese. Il titolo del Biscione, infatti, si porta nelle prime posizioni del Ftse Mib con un rialzo del 2,28% a 4,82 euro. Il passaggio al digitale, come sottolineato ieri dal ministro Romani e dal presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, dovrebbe essere completato entro la fine del 2011, un anno prima di quanto indicato in precedenza. Una notizia che, a detta degli analisti di Mediobanca, “potrebbe avere un doppio impatto positivo su Mediaset”.
In primo luogo l’incremento maggiore delle aspettative degli abbonati per la pay tv; in secondo l’accelerazione della raccolta pubblicitaria per i piccoli canali in chiaro recentemente lanciati dal gruppo di Cologno Monzese. Visto da un’altra angolazione, il completamento dello switch-off potrebbe finalmente svelare il reale impatto della frammentazione dell’audience sugli storici canali del Biscione (Rete 4, Canale 5, Italia 1). I canali minori targati Mediaset hanno comunque già mostrato un deciso miglioramento in termini di audience.
Nel mese di dicembre, l’Auditel ha infatti confermato un forte incremento degli ascolti sui canali digitali più piccoli, che hanno conquistato il 5,9% di share dal 3,9% realizzato nel mese precedente. Per quanto riguarda le nuove emittenti di casa Mediaset, Boeing ha consolidato uno share giornaliero dell’1%, La5 ha ottenuto un grande risultato tra il pubblico femminile e il recente lancio di Mediaset Extra (canale che offre il replay dei programmi di maggiore successo di Canale 5, Italia 1 e Rete 4) è stato ben accolto dal pubblico, con un audience in prima serata che nelle ultime due settimane è stata di circa 150 mila spettatori.
Tutti questi fattori positivi hanno spinto gli esperti di piazzetta Cuccia a confermare la raccomandazione outperform sul titolo Mediaset, con target price a 6,19 euro. Mediaset è rimasta sotto pressione in Borsa negli ultimi mesi. Il titolo del gruppo televisivo, che ha ceduto circa il 13% dalla pubblicazione dei conti del terzo trimestre 2010, è stato penalizzato dal contesto politico italiano e dai dubbi riguardo la strategia della pay tv. Secondo la maggioranza degli esperti, però, l’azione del Biscione vanta però un notevole potenziale di upside, dettato dalla capacità della società di generare cash e offrire un elevato dividend yeld (7-8%).