Notizie Certificates Telecom Italia fugge dai minimi storici, accordo con Open Fiber più vicino e il mercato esulta

Telecom Italia fugge dai minimi storici, accordo con Open Fiber più vicino e il mercato esulta

16 Maggio 2019 17:56

Pronto riscatto per Telecom Italia dopo i cali delle ultime sedute che avevano spinto il titolo sui minimi storici. Il titolo Telecom Italia ha segnato un sonante +3,68% a quota 0,4622 euro dopo che ieri aveva chiuso sui nuovi minimi assoluti. Il 20 maggio la maggiore tlc italiana diffonderà i dati dei primi 3 mesi dell’anno.  Il mercato nei giorni scorsi era stato impautrito dai deboli numeri di Vodafone che ha tagliato con decisione il dividendo complici soprattutto gli ingenti investimenti per lo sviluppo del 5G. 

 

Ieri il ceo Luigi Gubitosi ha dichiarato che le trattative con Open Fiber per una possibile fusione sono in stato avanzato. Gubitosi ha precisato che non è ancora stata presa una decisione definitiva con il cda che esaminerà le diverse opzioni da qui a agosto. La rete unica, con una fusione tra quelle di Tim e Open Fiber “sarebbe una buona notizia per il titolo” rimarcano oggi gli Fidentiis che hanno rating rating buy su Tim.

Ftse Mib torna  sopra 21mila punti, esultano Banco e UBI

Giovedì positivo in generale per Piazza Affari che si è accodata al rally di Wall Street. In attesa di sviluppi sul fronte guerra dei dazi, a dare fiato all’azionario sono stati i buoni riscontri macro e i forti dati sulle vendite diffusi da Walmart. L’indice Ftse Mib, fanalino di coda ieri tra le Borse Ue, oggi è risalito del 1,31% a quota 21.151 punti. Buone indicazioni anche dall’obbligazionario con lo spread ridisceso sotto la soglia dei 280 pb.

Buon rialzo anche per Generali (+0,82%). Nei primi tre mesi del 2019 il gruppo assicurativo di Trieste ha registrato un utile netto di gruppo pari a 744 milioni di euro, in aumento del 28,1% riflettendo anche il risultato delle dismissioni. Il risultato è anche superiore alle aspettative del mercato, e in particolare al consensus Bloomberg che indicava profitti trimestrali per 677 milioni. L’utile netto normalizzato è, invece, salito a 616 milioni (+6%), in linea con gli obiettivi del nuovo piano strategico. Tra le banche spicca il balzo del 4,3% per Banco BPM, tra i peggiori titoli del Ftse Mib nella prima metà di maggio, seguita a ruota da Ubi Banca (+4,27%).