Telecom Italia e Enel al rush finale su Metroweb, Sparkle verso Piazza Affari?
Telecom Italia e Enel sono al rush finale per la conquista di Metroweb, la società che ha cablato con la banda larga le principali città del Nord Italia. La mossa del neo Ad di Telecom Italia, Flavio Cattaneo, è stata di mettere sul piatto 820 milioni di euro in contanti per Metroweb, superando al momento l’offerta di Enel che si aggira intorno a 775 milioni di euro. L’ex monopolista delle telecomunicazioni si offre di pagare il 100% subito o di comprare il 67% come primo step, creando così una joint venture per gli investimenti in banda larga con Metroweb, e salire al 100% in una fase successiva.
“Questa potrebbe essere l’opzione più razionale per il compratore, per la condivisione degli investimenti, ma anche per il venditore CDP che in quanto soggetto pubblico manterrebbe un’esposizione al progetto di ultrabroadbrand”, spiegano gli analisti di Equita. L’offerta di Telecom sarebbe valida per una settimana e, a detta della sim milanese, “peggiorerebbe il rapporto debito/Ebitda di Telecom di 0,08 volte. Il deal ha un forte senso industriale e tattico ma la valutazione è piuttosto elevata e la reazione dell’Antitrust incerta”.
Dopo la mossa di Telecom Italia ora si attende la proposta ufficiale di Enel e, successivamente, saranno gli azionisti di Metroweb (CDP e il fondo F2i) a scegliere quale delle due diligence preferire. Questa mattina Alberto De Paoli, Cfo di Enel, ha dichiarato che l’acquisto di Metroweb potrebbe accelerare i progetti del colosso elettrico nella banda larga. De Paoli ha comunque fatto sapere che procederà con lo sviluppo della banda larga con o senza Metroweb.
Dal dossier Metroweb, secondo quanto scritto dalla stampa nazionale, rimarrà fuori Sparkle, la società dei cavi sottomarini che ieri si è aggiudicata la gara per la gestione e il controllo operativo del cavo sottomarino South East Asia – Middle East – Western Europe. Cavo che sarà lungo 22 mila chilometri e collegherà 16 Paesi. Secondo La Repubblica, Telecom starebbe pensando alla quotazione del 30-40% di Sparkle ricavandone circa 1,5 miliardi di euro per sostenere gli investimenti nella banda larga.