Telecom Italia: Cucchiani, noi non azionisti in eterno. Bene il titolo in attesa del Cda di giovedì
Telecom Italia ben impostata a Piazza Affari in attesa della riunione del Cda in programma per giovedì 30 maggio, chiamato a prendere una decisione definitiva sullo scorporo della rete. Enrico Cucchiani, Ceo di Intesa Sanpaolo azionista della holding Telco che detiene il 22,4% del colosso tlc, ha dichiarato che tutte le opzioni di valorizzazione di Telecom Italia saranno esaminate compresa l'integrazione con 3; l'importante, ha però sottolineato Cucchiani, che siano valutate in modo imparziale senza conflitti d'interesse. Non solo. Il top manager ha poi spiegato come Intesa abbia accompagnato l'azienda in un percorso, ma ha avvertito che quando si presenteranno le condizioni per l'uscita saranno valutate. "Non resteremo in eterno", ha detto Cucchiani.
Sempre in riferimento all'operazione di scissione della rete, per Equita l'incontro fra il primo ministro Enrico Letta e il top management di Cdp, attesta che la separazione della rete è ad una fase avanzata e che, alla luce delle operazioni straordinarie allo studio di Telecom, il Governo si preoccupa dell'italianità della rete e quindi dei programmi di Cdp. Inoltre, secondo indiscrezioni di stampa il premier avrebbe addirittura indicato la preferenza di una totale separazione della rete dal gruppo telefonico. "Essendo Telecom un'azienda privata non si tratta di un percorso che il governo possa imporre", ha precisato la Sim milanese che conferma il giudizio buy e il target price a 0,75 euro.
Il titolo sul Ftse Mib avanza dell'1,27% a 0,637 euro.
Sempre in riferimento all'operazione di scissione della rete, per Equita l'incontro fra il primo ministro Enrico Letta e il top management di Cdp, attesta che la separazione della rete è ad una fase avanzata e che, alla luce delle operazioni straordinarie allo studio di Telecom, il Governo si preoccupa dell'italianità della rete e quindi dei programmi di Cdp. Inoltre, secondo indiscrezioni di stampa il premier avrebbe addirittura indicato la preferenza di una totale separazione della rete dal gruppo telefonico. "Essendo Telecom un'azienda privata non si tratta di un percorso che il governo possa imporre", ha precisato la Sim milanese che conferma il giudizio buy e il target price a 0,75 euro.
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