Telecom Italia: per Banca Imi soluzione Hutchinson offre via d’uscita per azionisti Telco, ma restano dubbi
Si scalda il tema della fusione tra Telecom Italia e 3Italia, che sarà esaminato dal Cda del gruppo guidato da Franco Bernabè convocato per giovedì 11 aprile. Questa mattina è Il Messaggero a lanciare nuove voci sulla trattativa che porterebbe all'integrazione tra Tim e il quarto operatore italiano di telefonia mobile. Secondo il quotidiano della Capitale Hutchinson Wampoa, il colosso cinese che controlla 3, sarebbe pronto a rilevare il 29,9% di Telecom Italia come parte dell'operazione che porterebbe alla fusione tra i due operatori di telefonia mobile. Hutchinson Wampoa potrebbe comprare azioni Telecom dalla holding Telco o dalla Findim della famiglia Fossati ad un prezzo non superiore a 1,2 euro per azione.
"Pensiamo che la soluzione potrebbe offrire un'immediata via d'uscita agli azionisti di Telco interessati a sfruttare in settembre la prima finestra del patto (ovvero l'opportunità di richiedere la disdetta in anticipo) in scadenza a febbraio 2015", spiegano gli analisti di Banca Imi. Nonostante questo, gli esperti nutrono dubbi che questo scenario possa concretizzarsi "in quanto porterebbe all'ingresso di un investitore straniero nel business nazionale strategico delle telecomunicazioni".
"Pensiamo che la soluzione potrebbe offrire un'immediata via d'uscita agli azionisti di Telco interessati a sfruttare in settembre la prima finestra del patto (ovvero l'opportunità di richiedere la disdetta in anticipo) in scadenza a febbraio 2015", spiegano gli analisti di Banca Imi. Nonostante questo, gli esperti nutrono dubbi che questo scenario possa concretizzarsi "in quanto porterebbe all'ingresso di un investitore straniero nel business nazionale strategico delle telecomunicazioni".