Notizie Notizie Italia Telecom Italia: Anatel toglie sanzioni a Tim Brasil, può tornare a vendere nuovi piani tariffari

Telecom Italia: Anatel toglie sanzioni a Tim Brasil, può tornare a vendere nuovi piani tariffari

3 Agosto 2012 06:49

Via libera dell’Anatel a Tim Brasil. L’authority brasiliana delle telecomunicazioni ha deciso che la controllata carioca di Telecom Italia potrà tornare a vendere i nuovi piani tariffari. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa, Anatel ha ritenuto soddisfacenti i piani presentati da Tim Brasil, Oi e Claro e ha sottolineato che controllerà attentamente la situazione ogni tre mesi. Il blocco alla vendita a Tim Brasil dei nuovi piani tariffari in 19 su 27 Stati brasiliani era stata decisa dall’authority lo scorso 23 luglio, motivata dai problemi legati ai servizi sulla rete e ai reclami dei clienti.

Tim Brasil aveva subito ricordato che negli ultimi quattro anni ha investito circa 3 miliardi quasi tutti destinati al miglioramento delle infrastrutture e all’espansione della rete. Inoltre ci è voluto anche il viaggio in Brasile di Franco Bernabè, dove ha incontrato i vertici dell’authority e il ministro brasiliano delle tlc. Anatel ha fatto sapere che Tim Brasil, Oi e Claro investiranno complessivamente 20 miliardi di reais nel periodo 2012-2014 allo scopo di migliorare i servizi.
 
Nel dettaglio, Tim Brasil investirà nel triennio 9,5 miliardi di reais. Buona la reazione del titolo Telecom Italia a Piazza Affari che, dopo aver sofferto molto nelle ultime sedute, oggi mostra un progresso dello 0,40% a 0,636 euro.

Ieri il gruppo guidato da Franco Bernabè ha pubblicato i conti relativi al primo semestre del 2012: il giro d’affari si è attestato a 14,79 miliardi di euro, in rialzo dell’1,7%, mentre l’Ebitda è calato dell’1,7% a 5,86 miliardi, in linea con le attese degli analisti. L’utile netto consolidato è stato pari a 1,24 miliardi, sopra il consensus Bloomberg che indicava 1,19 miliardi. Il debito netto rettificato è stato invece pari a 30,36 miliardi, in diminuzione di 800 milioni rispetto al 30 giugno 2011.