Svalutazioni senza ansie da Allianz e Deutsche Bank
Ancora svalutazioni dalla Germania, con Allianz che ha risentito del deterioramento del valore dei titoli nel portafoglio della controllata Dresdner Bank, e con Deutsche Bank che per la prima volta in 5 anni ha registrato un rosso trimestrale. Il clima rispetto a qualche settimana fa sembra però essere cambiato. In nessuno dei due casi il mercato ha tradotto le indicazioni in pesanti prese di beneficio. Allianz prevede infatti un utile trimestrale di oltre 1 miliardo, mentre Deutsche Bank ha registrato numeri comunque nettamente al di sopra delle attese di mercato. Entrambi i titoli sono scambiati a Francoforte in calo di poco più di un punto percentuale.
Il gruppo assicurativo tedesco Allianz ha reso noto di prevedere per il primo trimestre 2008 nuove svalutazioni per 900 di euro, che non impediranno tuttavia al gruppo di registrare un utile operativo di 1,8 miliardi di euro (2,9 miliardi nello stesso periodo del 2007). In termini di utile netto Allianz, che presenterà i risultati definitivi il prossimo 9 maggio, si attende di riportare 1,1 miliardi di euro. Helmut Perlet, membro del board di Allianz ha dichiarato: “In questo difficile scenario di mercato, un profitto operativo di quasi 2 miliardi sottolinea la nostra sostenibile profittabilità di fondo. Per questo consideriamo che i nostri target di medio termine per il 2009 siano ancora realizzabili”.
Svalutazioni per 2,7 miliardi e il peggioramento del mercato del credito hanno invece spinto in rosso i conti di Deutsche Bank nel primo trimestre del 2008. Il gruppo bancario tedesco ha riportato una perdita netta di 131 milioni di euro, ossia 0,27 euro per azione, dai 2,12 miliardi di utile dello stesso periodo dello scorso anno. Le attese prevedevano però una perdita per azione molto più ampia, pari a 0,789 euro. I ricavi sono scesi da 9,6 a 4,6 miliardi, con Tier 1 capital ratio al 9,2%. Per l’intero 2008 la media degli analisti interpellati da Bloomberg prevede ad oggi per la banca un utile per tasse di 5,94 miliardi di euro.