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Svalutazioni record e aumento di capitale per Ubs

1 Aprile 2008 07:31

Maxi-svalutazione da 19 miliardi di dollari abbinata a una ricapitalizzazione da 15 miliardi di franchi svizzeri. Doppio annuncio a sorpresa oggi da Ubs con il mercato che premia il titolo della prima banca d’affari europea con forti acquisti nonostante le svalutazioni siano state maggiori delle attese.


 

Il colosso bancario elvetico ha reso noto che per il primo trimestre 2008 prevede una perdita netta di competenza degli azionisti pari a circa 12 miliardi di franchi svizzeri in seguito alle svalutazioni di circa 19 miliardi di dollari su posizioni legate al mercato immobiliare statunitense. Le indiscrezioni dei giorni scorsi parlavano di svalutazioni nell’ordine degli 11 miliardi di dollari per il colosso elvetico.


Nel primo trimestre Ubs ha comunque ridotto in notevole misura le proprie posizioni connesse al comparto immobiliare, sia mediante adeguamenti delle valutazioni che tramite dismissioni. Il gruppo elvetico ha inoltre provveduto a nuove modifiche organizzative per gestire l’attuale situazione critica predisponendo la creazione di una nuova unità preposta alla gestione di determinati attivi attualmente illiquidi correlati al mercato ipotecario Usa.


 


Le svalutazioni legate all’esposizione al mercato immobiliare statunitense hanno portato Ubs a predisporre repentinamente un cospicuo aumento di capitale da 15 miliardi di franchi svizzeri attraverso un’emissione di diritti pienamente sottoscritta da quattro banche internazionali. L’operazione, rimarcano dal quartier generale di Ubs, è volta a mantenere la propria posizione quale una delle banche più solide e con la miglior capitalizzazione a livello mondiale. Marcel Rohner, ceo di UBS, ha affermato: “Crediamo che l’aumento di capitale e la creazione di un veicolo preposto a isolare gli attivi problematici dal resto delle attività ci permetteranno di tornare a creare valore duraturo nel tempo. Gli attivi ponderati in funzione del rischio sono stati ridimensionati, abbiamo adottato misure di controllo dei costi e rafforzato la struttura della banca. Il contesto resta tuttavia difficile e, pur impegnandoci a ridurre ancora considerevolmente le nostre esposizioni, non vogliamo vendere posizioni a livelli estremamente bassi”.


La crisi in casa Ubs ha portato Marcel Ospel, presidente di Ubs, a ritirare la propria candidatura alla rielezione al consiglio in occasione dell’assemblea generale degli azionisti che si terrà il 23 aprile 2008. Il board della banca elvetica ha pertanto proposto all’assemblea degli azionisti di eleggere Peter Kurer  come successore di Marcel Ospel nella veste di presidente. Kurer ha iniziato la sua carriera in Ubs nel 2001 nella veste di Group General Counsel ed è stato membro del direttorio del gruppo a partire dal 2002.


 


Svalutazioni anche per Deutsche Bank che prevede svalutazioni per 2,5 miliardi di euro nel primo trimestre del 2008. Lo si apprende da una nota della banca con la quale viene annunciata per oggi a Londra una conferenza del presidente Josef Ackermann. Nella stessa nota si legge che la previsione delle svalutazioni è motivata dal fatto che le già problematiche condizioni dei mercati “sono diventate significativamente più difficoltose nelle ultime settimane”. Deutsche Bank si aspetta comunque di mantenere un coefficiente Tier 1 alla fine del primo trimestre tra l’8 e il 9%, in linea con gli obiettivi.


 


Alle 9:25 il titolo Ubs saliva del 9% circa a 31,30 franchi svizzeri sulla Borsa elvetica, trascinando al rialzo tutto il settore finanziario.