Supereuro, nuovo record nella notte

Ennesimo massimo storico per la moneta unica europea, che nella notte (poco prima delle ore 1.00 italiane) si è portata fino al nuovo record di 1,4163 nei confronti del dollaro.
 
Più che di forza dell’euro è però verosimile parlare di debolezza del biglietto verde, che nella prima parte della nottata ha infatti perso terreno anche nei confronti di altre tra le principali valute (hanno fatto eccezione lo yen e il dollaro australiano), così come sta facendo da inizio mese. Nel periodo considerato il deprezzamento nei confronti dell’euro è superiore al 4% e si avvicina al 7% contro lo yen.
 
A guidare l’orientamento del forex è ancora una volta la prospettiva di un allargamento del differenziale dei tassi d’interesse tra gli Stati Uniti e le altre aree del pianeta. Sui mercati ha preso infatti ulteriormente piede l’ipotesi di un altro taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve entro fine anno (il prossimo meeting del Federal Open Market Committee è previsto per il 31 ottobre).
 
Il tutto in attesa del dato di oggi sugli ordini di beni durevoli per i quali le attese di consensus mostrano un rallentamento, e dopo che ieri gli indicatori statunitensi hanno mostrato una flessione della fiducia dei consumatori ai minimi degli ultimi due anni e la maggiore contrazione del mercato immobiliare da quasi sei anni.
 
Dal punto di vista tecnico, superati i massimi storici, per la divisa del Vecchio continente le uniche resistenze individuabili sono ormai solo quelle di natura psicologica, con un primo scalino posto a quota 1,42. Aree di supporto sono invece individuate tra 1,4075/1,40 e molto più in basso a 1,3850/1,39, un livello la cui tenuta secondo gli analisti sarà determinante anche nei prossimi giorni per stabilire la bontà del trend.

Nel momento in cui si scrive il cross euro/dollaro si trova a quota 1,4130, dopo un ritracciamento in corso a partire dalla seconda parte della nottata. Nei confronti dello yen il dollaro quota ora 114,85, in lieve progresso.