Sulle Borse tornano gli spettri della crisi, Lehman crolla e rivede i livelli del 1999
Violento storno delle Borse nel pomeriggio. Oltre a uno strisciante sentiment di sfiducia nei confronti della sostenibilità del rally partito ieri in scia alla nazionalizzazione da parte del Tesoro Usa di Fannie Mae e Freddie Mac, i mercati pagano il nuovo tracollo del titolo Lehman Brothers, in calo di oltre il 30% a New York.
Sui principali listini del Vecchio continente i ribassi sfiorano il punto percentuale, mentre li superano nel caso di Parigi, dove il Cac40 cede l’1,45% a 4277 punti. Le cose vanno appena un po’ meglio a Milano, dove l’S&P/Mib cede lo 0,63% a 28249 punti e il Mibtel lo 0,88% a 21622 punti, con ribassi guidati dagli energetici Saipem e Tenaris (entrambe in calo di oltre il 6%), in concomitanza con la discesa del petrolio sotto i 104 dollari nel giorno in cui l’Opec dovrebbe sancire il mantenimento delle attuali quote produttive.