Stress test a rischio per 10 banche su 19
Posticipati ufficialmente a giovedì dopo la chiusura dei mercati, i risultati degli stress test continuano a rimanere sotto i riflettori e soprattutto al centro delle indiscrezioni della stampa statunitense. Da un lato ci sono le ultime indiscrezioni del Wall Street Journal che vogliono 10 su 19 delle banche esaminate bisognose di nuovi capitali, in un’escalation di negatività rispetto ai rumor precedenti. Oltre alle “solite” Citigroup e Bank of America il quotidiano cita anche Wells Fargo. Dall’altro il New York Times dice che i risultati dei test mostreranno un sistema finanziario più in salute di quanto non si pensi. In questo contesto si guarda anche ai risultati del colosso assicurativo Aig, il gruppo che negli ultimi tre mesi del 2008 ha registrato i risultati di gran lunga peggiori del comparto, con perdite per 61,7 miliardi. Bloomberg arriva ad anticipare che dalla trimestrale non emergerà la necessità di ulteriore capitale dopo quello già fornito dal governo di Washington. I risultati di Aig saranno pubblicati giovedì.
La stagione delle trimestrali intanto sta consegnando numeri sorprendentemente positivi. In un’analisi fornita oggi ai clienti, Nomura chiarisce che allo stato attuale gli utili per azione complessivi delle società Usa che hanno già riportato sono stati del 15% superiori al consensus e le attese sono state battute nel 52% dei casi contro un 23% di delusioni. La percentuale di sorprese positive è addirittura la più alta dal secondo trimestre 2007, ossia l’ultimo periodo trimestrale prima che si iniziassero a scorgere i segni della crisi iniziata con i problemi dei mutui subprime, e nel 36% dei casi il plus rispetto alle attese di mercato è stato superiore al 15%.
E’ dunque ipotizzabile il raggiungimento di un parziale punto di svolta. Conferme sono attese oggi alle ore 16.00 dai dati sull’Ism non manifatturiero e da un discorso del presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke di fronte al Joint Economic Committee. L’Ism servizi di aprile è visto salire dai 40,8 punti precedenti a quota 42, e anche dal numero uno della Fed il mercato si aspetta nuove parole relative a un rallentamento del tasso di contrazione.