Step-Down Cash Collect per difendersi dalla volatilità in portafoglio e puntare al risiko bancario in Italia
Il risiko bancario è un tema di grande interesse in Italia. I tassi di interesse bassi, l’ammontare di crediti deteriorati e la digitalizzazione del comparto sono tra i fattori che hanno compresso negli ultimi anni la redditività delle banche italiane, che cercano quindi di unirsi per rafforzare il loro assetto patrimoniale. Ad inaugurare il periodo delle fusioni è stata Intesa Sanpaolo con Ubi Banca, a seguire UniCredit con la possibile fusione con Banca Mps. Secondo le indiscrezioni anche Banco BPM, che svelerà entro novembre il nuovo piano industriale, potrebbe essere una preda di UniCredit. Non da meno anche Mediobanca che di recente è salita al 17,22% dei diritti di voto in Assicurazioni Generali.
Un fattore che tuttavia potrebbe aiutare le quotazioni azionarie degli istituti di credito sarà quello relativo alla progressiva normalizzazione della politica monetaria ultraespansiva introdotta dalla Bce al fine di mitigare gli effetti della pandemia. Già lo scorso settembre l’Eurotower ha rallentato il ritmo degli acquisti del Pepp (pandemic emergency purchase programme), programma che dovrebbe comunque scadere a marzo 2022. Secondo alcuni analisti, la decisione della Bce va intesa come ricalibrazione e non come tapering e questo non significa comunque che l’inversione di rotta sia molto lontano. Se le misure restrittive dovessero poi essere accompagnate da un aumento dei tassi, le banche italiane potrebbero beneficiare di una ripresa della redditività, fortemente compressa in questi anni.
Un modo alternativo, considerata anche la scarsa presenza di strumenti a replica passiva, di investire su alcuni titoli del settore bancario citati in precedenza è utilizzando i certificati d’investimento strutturati su basket tematici. Prodotti che permettono di ottenere premi periodici limitando gli effetti della volatilità sul proprio portafoglio.
Step-Down Cash Collect: premio fino al 19,2% annuale, effetto memoria e possibilità di rimborso anticipato
In particolare, BNP Paribas ha recentemente lanciato sul mercato una nuova gamma di Step-Down Cash Collect su basket di titoli. Certificati che pagano premi potenziali mensili con effetto memoria compresi tra lo 0,75% (9% p.a.) e l’1,6% (19,2% p.a.) con scadenza triennale. Elemento distintivo di questa gamma di prodotti è ovviamente la funzione di Step-Down che permette di abbassare la barriera premio (fissata al 70% del valore iniziale dei sottostanti) del 10% ogni sei mesi fino ad arrivare al 30%. In questo modo è meno probabile l’evento di knock-out e maggiore la possibilità di ricevere i premi mensili che sono inoltre dotati di effetto memoria, grazie al quale eventuali premi non pagati possono essere recuperati nelle date di valutazione successive.
Inoltre, a partire dal sesto mese di vita, qualora in una delle date di valutazione mensili tutti i sottostanti del paniere quotino ad un valore superiore o pari al valore iniziale, il certificato scade e rimborsa il valore nominale (100 euro per strumento), oltre al premio mensile con eventuale effetto memoria. Infine, se il prodotto non è scaduto anticipatamente, a scadenza (30 settembre 2024), se il valore dei titoli del paniere è uguale o superiore al livello barriera a scadenza (tra il 50% e il 70% a seconda dello strumento) il certificato rimborsa il valore nominale e paga l’ultimo premio mensile, oltre agli eventuali premi non pagati precedentemente.
Step-Down Cash Collect su UniCredit, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e Mediobanca con premio mensile dello 0,75%
Particolarmente interessante è il certificato Step-Down Cash Collect con ISIN NLBNPIT14SH1 sul basket di quattro titoli bancari quotati a Piazza Affari: UniCredit, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e Mediobanca. Un prodotto che paga premi mensili dello 0,75% (9% annuo), con effetto memoria per recuperare eventuali cedole non pagate a precedenti date di valutazione e possibilità di rimborso anticipato.
I quattro titoli del paniere inoltre presentano buoni fondamentali, con il consensus Bloomberg, che riportiamo nella tabella, tendenzialmente molto positivo. Gli analisti sono in prevalenza buy sui titoli, con pochissimi che suggeriscono di vendere. Per tutti e tre i titoli il target è più elevato a riprova del fatto che l’upside è importante, in particolare per Mediobanca il progresso potenziale supera i dieci punti percentuali. Questo rende questi sottostanti idonei a strategie con i certificati d’investimento, ovvero per tutti coloro che hanno una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore nel medio e lungo termine.
Si segnala infine che il certificato con ISIN NLBNPIT14SH1 è tra i meno rischiosi dell’ultima emissione di BNP Paribas e formato da un paniere tematico con buona correlazione. Titoli più correlati saranno meno rischiosi se inseriti in un paniere di tipo Worst of. Il concetto sembra essere controintuitivo ma sta nel fatto che titoli dello stesso settore e molto correlati tra loro hanno meno probabilità di quelli de-correlati di vedere un sottostante del paniere prendere la strada “sbagliata” portando con sé la performance complessiva del certificato. Nella scelta dei certificati, dunque, l’attenta analisi dei sottostanti è fondamentale per la buona riuscita dell’investimento.
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