Notizie Dati Macroeconomici Stati Uniti: deboli i dati sul mercato del lavoro

Stati Uniti: deboli i dati sul mercato del lavoro

4 Maggio 2007 13:29

Il mercato del lavoro statunitense subisce gli effetti del rallentamento economico della locomotiva a Stelle e strisce. Lo ha messo in luce il consueto check-up del Dipartimento del lavoro Usa secondo il quale, nel mese di aprile, sono stati creati 88.000 nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli (i non-farm payrolls), meno delle stime degli analisti di mercato che si attestavano a quota 100.000. Il dato è in calo rispetto al mese di marzo quando la crescita era stata di 177.000 unità, dato rivisto al ribasso dai 180.000 iniziali, ed è il meno brillante dal novembre 2004. In crescita il tasso di disoccupazione al 4,5% dal 4,4% di marzo, in linea con le previsioni del consensus.


Il bilancio finale è il risultato del declino di posti di lavoro registratosi nei comparti dell’industria manifatturiera, dove si sono perse 19.000 unità, e del commercio al dettaglio (-41.000), controbilanciato dagli incrementi nella sanità, nei servizi alimentari, nei servizi professionali e finanziari mentre sostanzialmente stabili sono rimasti i posti di lavoro nelle costruzioni.


La comunicazione macroeconomica era particolarmente attesa dagli operatori dei mercati finanziari anche in vista della riunione della Federal Reserve della prossima settimana. Sotto questo punto di vista la rilevazione non è decisiva e i mercati hanno di conseguenza reagito appena con una scrollata di spalle al dato che conferma sostanzialmente la debolezza dell’economia statunitense ma non è certo tale da determinare modifiche nella view del Comitato di politica monetaria dell’Istituto centrale.

 

Rimane quindi confermata la probabilità che nell’incontro della prossima ottava i tassi di interesse statunitensi vengano confermati al 5,25%. Il taglio non sembra essere per il momento nei programmi della Fed mentre al contrario nelle settimane passate erano cresciute le proccupazioni sul fronte inflazionistico. I prezzi al consumo si sono mantenuti infatti al di là della comfort zone stabilita dalla Fed ma un indebolimento del mercato del lavoro significa anche una minore pressione sui salari.

A tal proposito sempre il rapporto del Dipartimento del lavoro statunitense ha messo in evidenza, per il mese di aprile, una crescita del salario orario dello 0,2% pari a 4 centesimi di dollaro contro attese per un incremento dello 0,3%. Nell’ultimo anno l’incremento dei salari è stato del 3,7%.