Stati Uniti: crescita economica rivista al rialzo, il mercato scommette sulla doppietta della Fed
“Che piaccia o no a Washington, a settembre potrebbe non essere l’ultima volta che la Fed alza il costo del denaro quest’anno”. Così Anthony Kurukgy, sales trader di Foenix Partners, ha commentato le indicazioni migliori del previsto arrivate dalla lettura preliminare del Prodotto interno lordo statunitense del secondo trimestre.
“Se la Federal Reserve –continua Kurukgy- aveva bisogno di un indicatore finale per sostenere un ulteriore incremento dei tassi nel corso del meeting del FOMC del prossimo mese, la lettura odierna del Pil ha fornito questa prova. Con la crescita statunitense ai livelli pre-crisi, il mercato dei future continuerà a scommettere su un’altra stretta a dicembre”.
Stando alle indicazioni raccolte dal CME FedWatch Tool, al 96% l’istituto guidato da Jerome Powell tra poco meno di un mese (26 settembre) alzerà i tassi di un quarto di punto portandoli nel range 2-2,25%. Una pausa nell’incontro di novembre è stimata al 91,2% mentre il 19 dicembre, con oltre il 70% di probabilità, dovrebbe essere annunciato un nuovo rintocco al 2,25-2,5%.
Performance migliore dal terzo trimestre ‘14
Tra aprile e giugno la ricchezza prodotta dalla prima economia è cresciuta del 4,2% trimestrale (dato annualizzato), contro il +4,1% della prima stima ed il +2,2% dei primi tre mesi del 2018. Si tratta della performance migliore dal terzo trimestre 2014. Gli analisti si aspettavano una revisione al ribasso al +4%. Su base annua, l’economia a stelle e strisce è salita del 2,9%, contro il 2,8% stimato precedentemente, portando il dato relativo il primo semestre al 3,2%, al di sopra del 3% atteso dall’esecutivo.
La revisione è stata dettata dalla crescita delle spese delle imprese (in special modo in software) e dalla contrazione delle importazioni (soprattutto petrolio). Rivisto al rialzo anche l’indice dei prezzi, passato dall’1,8 dei primi tre mesi all’1,9 per cento. Stabile invece al 2% il dato “core”, quello calcolato al netto delle variazioni dei prezzi ei prodotti energetici e di quelli alimentari.
Per gli analisti, che guardano soprattutto al maxi-taglio fiscale, si tratta di un andamento che sarà difficile da replicare mentre Trump non ha perso tempo per definire i numeri odierni “molto, molto sostenibili”.
Gli economisti rilevano che la prima economia non è in grado di accelerare ulteriormente a causa della bassa produttività e del limitato incremento della popolazione. “L’economia si conferma su un solido sentiero di crescita e sembrerebbe avere il potenziale per continuare a registrare performance positive ancora per un po’ di tempo”, ha detto Jim Baird, Chief investment officer di Plante Moran Financial Advisors.