Stangata benzina e rimedi smart: quattro consigli inediti per risparmi monstre sul carburante
Questa settimana i prezzi di benzina e gasolio sono balzati di slancio sopra la soglia fatidica dei 2 euro al litro, livelli record che hanno fatto scattare l’alert stangata per tutti gli automobilisti alle prese con l’impennarsi dei costi per fare il pieno alla propria autovettura. C’è chi come il Codacons paventa il rischio che di questo passo si arrivi presto ai 3 euro al litro. Rispetto allo stesso periodo del 2021 quando la verde costava 1,566 euro/litro e il gasolio 1,436 euro/litro (dati Mise), oggi un litro di benzina in modalità self costa in media il 39,3% in più, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%. Pertanto per un pieno di verde si spendono 30,8 euro in più, +36,8 euro per il gasolio.
Un macigno per le famiglie che vedono così erodersi ulteriormente il potere d’acquisto in un contesto decisamente avverso caratterizzato da aumenti generalizzati dei prezzi.
Oltre i soliti rimedi al caro benzina
Come difendersi dal caro benzina? Il primo passo è seguire i classici consigli che da sempre accompagnano gli automobilisti: monitorare la pressione dei pneumatici, tenere uno stile di guida non aggressivo, evitare di rifornirsi in autostrada e prediligere la modalità ‘self-service’.
Per chi vuole spingersi oltre nella ricerca di soluzioni ai prezzi record alla pompa, di seguito abbiamo individuato alcuni stratagemmi più sofisticati per abbattere, anche di molto, il prezzo annuo legato al pieno di benzina e anche i chilometri percorsi.
1) spread alla pompa
Il primo, già trattato in un precedente articolo, è sfruttare a proprio vantaggio lo ‘spread alla pompa’, ossia il differenziale di prezzo tra le varie stazioni di servizio. Come verificato lo scorso weekend, alcune colonnine low cost presentano prezzi al litro fino a 0,25 euro inferiori rispetto a quelli più elevati nello stesso tratto stradale. Identificare i distributori più economici, avvalendosi ad esempio delle varie App che indicano i prezzi della benzina nelle tue vicinanze, significa un potenziale risparmio di ben 300 euro su base annua (ipotizzando 2 pieni da 50litri al mese).
2) meno chilometri, si può
Secondo passaggio, quello potenzialmente più virtuoso per le tasche degli italiani, rientra nell’ampio capitolo della riduzione dei chilometri superflui percorsi con la propria auto durante l’anno. Per chi usa l’auto per spostamenti casa-lavoro, il primo step è valutare nero su bianco la reale convenienza di lasciare la macchina parcheggiata e muoversi con i mezzi pubblici o con mezzi di trasporto smart per chi non percorre lunghe distanze (bici, monopattini, etc). Stesso discorso per chi è abituato a usare l’auto per fare la spesa, accompagnare figli a scuola o alle vari attività sportive/ludiche. Piccoli spostamenti in auto reiterati con cadenza quotidiana possono portare a costi non indifferenti durante l’arco dell’anno. Una sponda per risparmiare può essere quella dello smart working, con la possibilità di accordi individuali con il datore di lavoro per recarsi meno volte alla settimana in ufficio.
3) sosta ai box anche per l’Rc auto
Terzo, un aspetto che molti proprietari di auto non considerano o addirittura ignorano, è la possibilità di sospendere la polizza auto per un certo arco di tempo. Se ad esempio non si hanno in programma spostamenti per diversi giorni, si può optare per un ‘riposo forzato’ dell’auto che permette di risparmiare sull’assicurazione in quanto la durata slitterà in avanti di tanti giorni quanti si sospenderà (da un minimo di 5 giorni ad un massimo di 30 giorni per ogni periodo di copertura assicurativa e per un massimo di 12 volte fino alla scadenza annuale del contratto).
4) in vacanza senza accise
Infine, uno stratagemma che esula dall’ordinario. Visto che la stagione sciistica è ancora nel suo vivo, chi ha in programma una vacanza in montagna potrebbe decidere come meta sciistica Livigno o una località nei suoi dintorni. La località sciistica valtellinese è l’unico Comune d’Italia in cui non si pagano né Iva né accise su benzina e gasolio, che costituiscono quasi la metà del prezzo complessivo, e al 10 marzo proponeva un prezzo alla pompa di solo 1,36 al litro per la benzina e 1,25 euro per il diesel 1,25 euro.