Squinzi non vede ancora la luce, servono azioni forti dal Governo
Giorgio Squinzi ancora non riesce a vedere la luce. Il presidente di Confindustria lo ha fatto sapere nel corso del suo intervento al convegno Più Mondo in Italia, organizzato da Viale dell'Astronomia, in risposta alle parole del ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. Per il numero uno dell'associazione degli industriali maggio è sicuramente meglio di aprile e giugno meglio di maggio ma la produzione industriale a giugno, ha spiegato, è in calo dell'1,7% su base annua. "Ci stiamo stabilizzando sul fondo e verso la fine dell'anno credo ricominceremo la risalita", ha poi aggiunto Squinzi. Ma avverte: "Se il Governo non adopera provvedimenti forti, la risalita sarà solamente dello 0,3-0,4%, che non risolve i problemi della disoccupazione al 12% e al 38-40% per i giovani".
Per far salire l'occupazione, a detta di Squinzi, è necessaria come minimo una crescita del 2-3%. In riferimento ai debiti della Pubblica amministrazione e alla possibilità ventilata da Saccomanni di una possibile accelerazione dei pagamenti, il numero uno di Confindustria ha affermato che "politicamente ci sono condizioni e spinte per aumentare l'ammontare delle risorse stanziate per il pagamento".
Per far salire l'occupazione, a detta di Squinzi, è necessaria come minimo una crescita del 2-3%. In riferimento ai debiti della Pubblica amministrazione e alla possibilità ventilata da Saccomanni di una possibile accelerazione dei pagamenti, il numero uno di Confindustria ha affermato che "politicamente ci sono condizioni e spinte per aumentare l'ammontare delle risorse stanziate per il pagamento".