La Spagna si appella all’Ue per evitare il bailout. La Grecia attende il verdetto della Troika
“Un piano di salvataggio per la Spagna è assolutamente non necessario“. Parola di Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse, che intervistato da Bloomberg Tv ha aggiunto la propria voce a quanti invocano un intervento diretto della Banca Centrale Europea nell’acquisto di una quantità di debito iberico, un intervento che sarebbe sufficiente ad evitare il default. Eppure da ben 19 settimane l’Eurotower non acquista bond governativi. “L’Europa deve sfruttare tutte le armi a disposizione – ha detto Gurria – ma il bazooka lo ha la Bce. Non si spiega perché Italia o Spagna debbano pagare il 7,5% di rendimento”. Un’idea sostenuta anche dal severo ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schauble, che ieri ha incontrato a Berlino il suo omologo spagnolo Luis De Guindos. “I tassi attuali del mercato per la Spagna non ne rappresentano i fondamentali economici, né il suo potenziale di crescita, né la capacità di rimborso del debito pubblico”, si legge nel comunicato congiunto pubblicato alla fine del meeting.
Incontro voluto dal governo spagnolo in risposta alle accuse di aver mal gestito la crisi, per illustrare il piano di austerity da 65 miliardi di euro ai partner europei e ottenerne il sostegno. Un sostegno che Schauble non ha esitato ad assicurare, avallando – sempre nel comunicato congiunto redatto con De Guindos – anche il piano europeo da 100 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche spagnole più danneggiate, decisivo per ripristinare la fiducia nei mercati. Parere positivo anche sulla “regola di bilancio” inserita nella costituzione spagnola, un provvedimento che, unito alle riforme sulle tasse, potrà assicurare il “consolidamento fiscale anche delle regioni”. Oggi il ministro De Guindos farà tappa a Parigi per incontrare il proprio collega francese Pierre Moscovici, sperando di ottenere da lui lo stesso sostegno ottenuto da Schauble.