La Catalogna chiederà aiuti allo Stato centrale
Dopo la Comunità di Valencia e quella di Murcia è arrivato il turno della Catalogna. La regione di Barcellona chiederà gli aiuti al governo di Madrid, come dichiarato alla BBC dal responsabile economico del governo catalano, Andreu Mas Colell. Nessuno ha parlato ancora di cifre, ma la regione autonoma dovrebbe ricorrere al fondo statale da 18 miliardi di euro. Successivamente un funzionario della regione, riportato da Bloomberg, ha fatto sapere che la Catalogna non ha ancora deciso se richiedere o meno un sostegno finanziario al Governo centrale.
Una mezza smentita che non sembra aver convinto i mercati e, in modo particolare, le Borse di Milano e Madrid, le più colpite dalla speculazione negli ultimi giorni: a Madrid l’Ibex 35 cede circa il 2,5% appena sopra quota 6.000 punti, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib lascia sul parterre oltre l’1,5% a 12.500 punti, ad un soffio dai minimi storici del marzo 2009.
La tensione è alle stelle anche sul mercato obbligazionario: lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si è riportato in area 520 punti base, con il rendimento del bond decennale italiano tornato in area 6,5% per la prima volta dallo scorso gennaio. Basta ricordare che il titolo decennale italiano rende di più del suo corrispettivo irlandese (6,01%). Lo spread Bonos-Bund si attesta a 622 punti base e il rendimento del bond iberico è pari al 7,47%.
La seduta odierna, inoltre, è iniziata con la consapevolezza che nessuno è al riparo dalla crisi, neanche la solida e invulnerabile Germania. Ieri sera Moody’s ha deciso di tagliare l’outlook tedesco portandolo da stabile a negativo. Stessa mossa per Olanda e Lussemburgo, che insieme alla Germania appartengono ai Paesi che ancora vantano l’appartenenza all’elite ristretta targata tripla A.