Il titolo Bankia è sospeso a Madrid dopo essere arrivato a superare un ribasso di 14 punti percentuali, l’indice Ibex è in calo dell’1,5% (dopo aver oltrepassato anche il -2%) e lo spread tra Bonos spagnoli e Bund tedeschi decennali è arrivato pochi minuti fa al suo massimo storico di 518 punti base.
Il movimento avviene dopo che il Financial Times in edicola oggi ha riportato un’indiscrezione secondo la quale la Banca centrale europea si sarebbe opposta al piano di ricapitalizzazione della quarta banca spagnola proposto dal governo di Madrid. Il piano, secondo quanto riportato da alcune fonti, prevedeva la vendita di titoli di Stato da parte della Spagna per ricapitalizzare Bankia e l’istituzione di un organo in grado di aiutare gli altri istituti in difficoltà.
Non è tardata ad arrivare la smentita della Banca centrale europea (Bce). In una breve nota postata su Twitter l’istituto guidato da Mario Draghi ha precisato che “contrariamente a quanto riportato oggi dai media, la Bce non è stata consultata e non ha espresso una posizione sui piani delle autorità spagnole in merito alla ricapitalizzazione di una primaria banca spagnola”. La Bce ha tuttavia aggiunto di essere pronta a fornire dei consigli sullo sviluppo di questi piani.
Ad aumentare l’incertezza sono anche le dimissioni anticipate del governatore della Banca di Spagna, Miguel Fernández Ordóñez. Il numero uno della banca centrale spagnola ha annunciato che si dimetterà il 10 giugno, in anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato prevista per il 12 luglio. Così da permettere al successore di insediarsi già a partire dall’11 giugno. Lo si è appreso da una nota diffusa ieri sera dall’istituto madrileno. Una decisione presa al termine di un incontro col primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, al quale il governatore ha comunicato l’intenzione di anticipare la fine dell’incarico.
L’11 giugno è una data chiave per le banche iberiche, è il giorno in cui gli istituti dovranno presentare i piani di risanamento immobiliare approvato nella recente riforma finanziaria. Nella nota diffusa ieri sera Ordóñez ha ricordato che a partire dall’11 giugno in Spagna si apre “una nuova era in cui si dovranno prendere decisioni molto importanti” e per affrontare questo nuovo periodo “un solo mese non sarebbe sufficiente”, anticipando i tempi il nuovo governatore avrà così modo di “prendere parte sin dall’inizio a queste importanti decisioni”.
(News aggiornata alle 12.15)