S&P500, sempre più vicina l’uscita dal triangolo. Attenzione alle possibili false rotture (trader)
L’analisi tecnica, pur non avendo fondamenti scientifici dimostrati, ha molti seguagi a livello mondiale, soprattutto fra i trader italiani e internazionali, che ricavano indicazioni operative dalla semplice lettura dei grafici dei prezzi delle asset class quotate. La formazione, e soprattutto la rottura di una figura di congestione nota come come il “triangolo” rappresenta un evento molto seguito dagli operatori che cercano di anticipare, o spesso sempolicemente seguire queste violazioni per trarre beneficio dall‘aumento di volatilità che spesso ne consegue.
Proprio in questi giorni un chiaro triangolo si sta formando sul grafico dell’S&P500, l’indice americano più seguito dagli operatori internazionali e su cui si stanno formando molte aspettative di analisti tecnici e trader. Per l’analisi tecnica tradizionale il triangolo è indicato come una figura di continuazione, il che indicherebbe che il trend dell’indice sottostante, chiaramente rialzista, potrebbe proseguire nelle prossime settimane. Ma l’opinione non è così radicale e condivisa visto che gran parte degli analisti prevedono invece una possibile inversione ribassista del trend dell’indice americano proprio quando avverrà la rottura del suddetto triangolo, casualmente in prossimità di un evento molto atteso come le elezioni presidenziali americane.
Per fare chiarezza sull’argomento abbiamo chiesto l’opinione al riguardo a Biagio Milano, trader e formatore, fondatore del sito Tradingnetwork.eu con un’esperienza ventennale sui mercati.
Ecco le sue risposte.
S&P500 prossimo alla rottura del triangolo: qual è la tua opinione? Cosa ti aspetti? E’ un caso che avvenga in prossimità delle elezioni americane?
E’ una figura grafica che avevamo individuato bene nei giorni precedenti e ovviamente la diminuizione di volumi, oltre alla compressione grafica, avvenuta in queste ultime settimane avvalora ancora di piu’ il triangolo in formazione. Chiaro che per prendere posizione dovremmo attendere la rottura dello stesso con l’esplosione dei volumi, a cui a mio avviso potrà seguire un piccolo pull-back per poi completare il movimento. Se dovessi scegliere la direzione, avrei seri dubbi al momento, perchè se in Italia, a livello di FtseMib, manca un movimento impulsivo fino ai 16900/17100 circa, è pur vero che S&P e Dax (la cui resistenza è individuabile nelle aree 10680/10760) hanno poca altra benzina. A meno che la rottura non avvenga al rialzo, e stante a quanto avvenuto negli ultimi anni nel mercato più manipolato al mondo, non mi meraviglierebbe.
Una tesi possibile potrebbe essere quella di una “falsa rottura” senza volumi, che farebbe accelerare il completamento del movimento sul nostro mercato, per poi rientrare nei giorni seguenti.
Successivamente credo che saranno invece le elezioni americane di novembre il vero passaggio fondamentale per il completamento del triangolo in formazione (nulla avviene per caso). Dobbiamo però sottolineare che storicamente, oltre che statisticamente, il primo anno in cui si insedia il nuovo presidente è sempre un anno negativo per i mercati azionari.
E continuo a ritenere che con la salita eccessiva dello S&P500, il pericolo sia davvero a portata di click. Non dimentichiamoci che le influenze sui mercati potrebbero arrivare anche da tematiche europee considerate “fondamentali” per gli investitori come il referendum italiano e le elezioni austriache di dicembre.
Per il mercato italiano quali sono le variabili da tenere sott’occhio?
In Italia il fronte del “NO” si allarga anche all’interno del Partito Democratico. Una variabile, quella dell’incertezza sull’esito della consultazione, che potrebbe rappresentare un pretesto per creare situazioni di panico pre-referendarie, influenzando l’opinione pubblica. Credo che i prossimi 6/8 mesi in realtà siano importantissimi per tutta l’area EURO (elezioni presidenziali anche in Germania e Francia) , ed è per tale motivo che a partire dal mese di ottobre suggerisco massima prudenza nell’esporsi, sia long che short, perche’ vivremo momenti di volatilita’ elevatissima. Prova ne e’ la calma attuale.