Notizie Notizie Mondo S&P avverte: aumentano rischi terza recessione. Nuove misure non convenzionali Bce entro inizio 2015

S&P avverte: aumentano rischi terza recessione. Nuove misure non convenzionali Bce entro inizio 2015

13 Novembre 2014 11:11
jcrop-previewStandard & Poor’s vede aumentare i rischi di un “triple dip”, ossia di un terza recessione nell’Eurozona. “Avvicinandoci al 2015 dobbiamo riconoscere che la ripresa economica ha perso molto slancio e sono aumentati i rischi di una terza recessione dopo il 2009 e il 2011“.  Sono queste le prospettive spiegate dal capo economista Emea di S&P, Jean-Michel Six, intervenendo all’incontro ‘I rating delle utilities italiane: le sfide di un mercato maturo a bassa crescita’. “Anche se nel nostro scenario base non lo prevediamo, però i rischi non vanno sottovalutati“, così Six aggiungendo che una terza recessione avrebbe un “effetto deleterio dal punto di vista geopolitico”. E ha poi aggiunto: “come diciamo noi francesi ‘il peggio non è mai sicuro'”. Per Six la possibilità che l’Europa schivi la nuova crisi economica dipenderà dalla “ripresa degli scambi mondiali”, dalla “politica monetaria” della Bce e dall’andamento dei consumi e dagli investimenti delle imprese. “Le nostre previsioni per il 2015 e il 2016 dicono che eviteremo un nuovo triple dip” ha detto Six, avvertendo che però “per cambiare marcia ed entrare nella corsia veloce” dopo una crescita stentata che prosegue dal 2008, all’economia e alla politica europea serve una progettazione di lungo termine. 
 
Serve una comune visione europea, solo così possiamo farcela e il successo strepitoso della sonda Rosetta ne è la dimostrazione“, ha fatto notare Six. “Questo è un progetto partito nel 2004 che dopo dieci anni ha dato risultati spettacolari, a cui tutti hanno contribuito e fatto solo da europei, senza aiuti dagli Usa o dalla Russia”. “Questo è possibile – ha aggiunto – se c’è una visione comune che si sviluppa, se diciamo che vogliamo essere lì tra dieci anni”. Allo stesso modo per dare respiro all’economia europea, “servono programmazione su investimenti e infrastrutture, che non creeranno subito risultati ma creano una visione”. “Guardiamo a Rosetta, è possibile farlo, altrimenti rimarremo tutta la vita indietro”. 
 
Six fa poi una previsione sull’introduzione di possibile nuove misure da parte dell’Eurotower. “Da tempo prevediamo che la Bce dovrebbe introdurre entro la fine del 2014 e l’inizio del 2015 un nuovo set di misure aggressive non convenzionali“. “Ad oggi sembra molto vicina una nuova serie di provvedimenti non convenzionali”, ha aggiunto Six che prevede un’espansione del bilancio della Bce per una cifra attorno al “trilione di euro”. 
 
Secondo l’economista, i finanziamenti a lungo termine Tltro “sono l’ultimo tentativo per convincere gli scettici della Bce, i tedeschi, che i provvedimenti convenzionali non funzionano“. Oltre all’avvio di un quantitative easing “compito della Bce è isolarci dagli Stati Uniti”. Per quanto riguarda l’avvio dei rialzi dei tassi di interesse. “Il rischio di un contagio è molto alto, negli Usa e in Gran Bretagna i tassi ripartiranno nel 2015”, prevede Six. Sull’acquisto di covered bond da parte della Bce, Standard & Poor’s ritiene che stanno proseguono “a un ritmo molto più aggressivo” di quanto si poteva ipotizzare.