S&P 500: ritorno al di sopra della media mobile a 200 giorni. Risk-on o rimbalzo tecnico?

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Dopo settimane di incertezza, l’S&P 500 segna un forte rimbalzo tecnico, riportandosi sopra la media mobile a 200 giorni. Nel corso della settimana corrente l’indice registra al momento una performance complessiva del +4% circa, alimentando l’ottimismo tra gli investitori e suscitando un interrogativo chiave: si tratta dell’inizio di una nuova gamba rialzista o solo di un recupero temporaneo?
L’importanza della media mobile a 200 giorni
La media mobile semplice a 200 giorni (in rosso sul grafico a seguire) rappresenta una soglia chiave che funge da supporto o resistenza dinamica e riguarda uno degli indicatori più seguiti dagli operatori istituzionali. Il suo superamento, al rialzo o ribasso che sia, sono spesso interpretati come segnali direzionali di medio-lungo termine.
Storicamente, quando l’S&P 500 rompe al rialzo la 200MA dopo un periodo di debolezza, i ritorni a 12 mesi sono spesso positivi. Tuttavia, molto dipende dalla pendenza della media stessa: una media in salita conferma la forza del trend, una media piatta o in calo può segnalare falsi segnali o fasi di distribuzione. Attualmente, l’indice ha rotto al rialzo la 200MA dopo un massimo drawdown del -21,35% rispetto ai massimi storici toccati a febbraio. Il dato year-to-date (YTD) resta ancora leggermente negativo con un risultato complessivo che registra un -0,28%, mentre su base trimestrale e semestrale l’indice segna flessioni ancora peggiori, rispettivamente del -2,30% e -1,72%, evidenziando un quadro ancora fragile sul medio periodo. Ciò nonostante, le performance recenti supportano un sentiment positivo di breve periodo, giustificando la fase di rimbalzo in atto con un +5,01% su base settimanale e del +12,01% su base mensile.
Death Cross: quando la 50MA taglia al ribasso la 200MA
Un altro elemento tecnico da monitorare è il cosiddetto Death Cross, ovvero l’incrocio al ribasso della media mobile a 50 giorni (in blu) con quella a 200 giorni. Questo pattern è generalmente considerato un segnale ribassista, soprattutto se accompagnato da volumi elevati e da un contesto macro incerto.
Nel grafico allegato, si nota come nel timeframe daily quest’evento sia già avvenuto nel recente passato e abbia anticipato una fase di debolezza caratterizzata da elevata volatilità. In questo momento, la distanza tra le due medie è ancora ampia, ma un ritorno sostenuto sopra la 200MA ed una successiva inversione della 50MA verso l’alto potrebbero invalidare il segnale ribassista e configurare un “Golden Cross”, aprendo ad un contesto inverso nei prossimi mesi.
Cosa aspettarsi ora?
Il forte rimbalzo recente, in combinazione con il superamento tecnico della 200MA, è un segnale da non ignorare. Tuttavia, servono le dovute conferme prima di dichiarare una rinnovata struttura bullish di lungo periodo. A tal riguardo, i principali segnali da dover monitorare si possono collegare ai seguenti trigger:
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Un consolidamento sopra i livelli attuali;
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Una pendenza della media a 200 giorni ad inclinazione positiva;
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Un ritorno della 50MA ad incrociare al rialzo.
Pertanto, finché questi elementi non si concretizzano, il quadro tecnico rimane in fase di transizione. Per gli investitori, questo può significare adottare una strategia attendista, in attesa di segnali più strutturali prima di esporsi con maggior convinzione verso l’azionario USA, il quale rimane al centro di una polveriera a causa di un contesto geopolitico e macroeconomico altamente instabile.