Notizie ETF Source: in costante crescita l’interesse verso le strategie beta plus

Source: in costante crescita l’interesse verso le strategie beta plus

Pubblicato 12 Novembre 2014 Aggiornato 26 Settembre 2022 08:38

Riportiamo di seguito l’intervista a Stefano Caleffi, responsabile per il mercato italiano di Source, pubblicata nel numero di novembre di “F Risparmio & Investimenti”.

Il 2014 si avvia velocemente alle battute finali, quali segnali sono pervenuti dal mercato europeo degli ETF? Tra i vostri prodotti dove si sono indirizzati maggiormente gli investitori?
Gli investitori in Europa stanno utilizzando gli ETF per soddisfare una più ampia gamma di esigenze, mentre in passato erano visti come una esposizione puramente passiva a comuni indici benchmark, molto simili ai fondi comuni di investimento indicizzati. Quest’anno abbiamo visto flussi abbastanza costanti nella nostra gamma di fondi a reddito fisso, comprese le strategie di gestione attiva. E’ in aumento inoltre l’interesse per le strategie beta plus, con gli investitori alla ricerca di alternative ai tradizionali benchmark ponderati per capitalizzazione di mercato.

Quali sono gli obiettivi di Source dopo l’arrivo del nuovo azionista di riferimento?
La nostra crescita deriva da una serie di lanci di prodotto ben ponderata, dai continui miglioramenti dei fondi esistenti e da una maggiore consapevolezza da parte degli investitori. L’investimento di Warburg Pincus ci aiuterà a fornire prodotti più diversificati a un mercato più ampio. Inoltre le nuove risorse ci hanno permesso di aumentare l’organico in settori chiave, in particolare l’aggiunta di persone con esperienza all’interno del nostro team europeo. Questo ci aiuterà a mantenere stretti rapporti con gli investitori professionali.
Stiamo continuamente monitorando i mercati e cercando di identificare dove e in che modo possiamo aggiungere valore. Questa è stata la ricetta per il successo del nostro lancio in Italia di che è avvenuto a seguito di un processo di conoscenza preliminare del mercato.

Ottobre ha visto una risalita della volatilità in virtù dell’emergere di timori legati alle prospettive di crescita globale. Gli ETF a gestione attiva possono aiutare a mitigare la volatilità e ottenere rendimenti maggiori rispetto a un investimento in liquidità?
Quando la volatilità colpisce i mercati azionari, è normale vedere una maggiore avversione al rischio e, di conseguenza, maggiori investimenti nel reddito fisso. Molti investitori che in precedenza non hanno considerato gli ETF a reddito fisso sono probabilmente sorpresi nel vedere le varie strategie disponibili. Ciò consente agli investitori di selezionare i fondi specifici che sono più adatti ai loro obiettivi e al proprio profilo di rischio. Source è stata la prima a lanciare un ETF gestito attivamente in Europa, PIMCO Short Maturity Euro Source UCITS ETF (così come le versioni in dollaro USA e Sterlina inglese). Il fondo mira a fornire maggiore reddito e maggiore potenziale rendimento complessivo rispetto ai mercati monetari.

Tra le commodity spicca la forte discesa dei prezzi del petrolio. Nel settore energetico Source offre un’alternativa rappresentata dalle MLPs, possono effettivamente rappresentare una scelta vincente nell’attuale contesto?
Il Source Morningstar US Energy Infrastructure MLP UCITS ETF offre agli investitori un modo efficace per ottenere un’esposizione alla trasformazione a lungo termine del panorama energetico degli Stati Uniti guidato principalmente dallo shale oil e dalle infrastrutture correlate. Le MLPs su cui l’ETF ha un’esposizione presentano ritorni principalmente basati sul fee e quindi meno sensibili al prezzo del petrolio rispetto alle imprese impegnate nella perforazione e nella distribuzione vera e propria. Anche con il greggio a 80 dollari al barile, la maggior parte dei giacimenti di shale oil sono ancora in utile e i progetti infrastrutturali continuano a ritmo sostenuto. A causa della recente sell-off, alcuni investitori stanno ponderando se si tratta di una opportunità di acquisto attraente. L’ETF ha un rendimento corrente di circa il 7% annuo.

In un contesto di tassi ai minimi ancora a lungo in Europa e visti invece in salita negli Usa, quali strumenti obbligazionari possono risultare più calzanti?
Gli investitori europei dovrebbero prendere in considerazione non solo i tassi di interesse ma anche le esposizioni valutarie visto il rafforzamento del dollaro rispetto all’euro in virtù dei differenti scenari sul fronte tassi in Usa ed Eurozona. Risulta interessante guardare al reddito fisso attraverso strategie attive e beta plus. In Europa il credito è probabilmente più interessante dei bund. Guardando più lontano, il debito dei mercati emergenti offre rendimenti più attraenti per quegli investitori che sono disposti ad assumere un rischio maggiore.